E’ da poco arrivato in libreria l’ intrigante volume “Bergoglio e pregiudizio” ( edizioni Pagine) scritto dal noto giornalista Mauro Mazza, la cui carriera è da sola è garanzia di di serietà e professionalità. Il libro, 200 pagine fitte fitte , è stato pubblicato in occasione dei cinque anni del pontificato di Papa Francesco e, con assoluta obiettività, evidenza luci ed ombre ( contraddizioni) del pontificato. Mazza, specie nella introduzione, fa infatti riferimento alle tante contraddizioni sin qui evidenziate da questo pontificato e ai ” Valori irrinunciabili morotificati e sostituiti da normative che legittimano aborto ed eutanasia”. Secondo Mazza, Bergoglio: “Pontefice sceneggiatore, attore e protagonista, ha moltiplicato confusione, delusione, sconcerto, distacco, disamore”. E nello stesso volume si apprezza un singolare accostamento tra Papa Francesco e l’ex premier Renzi, entrambi ” Uomini soli al comando”. Abbiamo intervistato l’ autore.
Mazza, perché quel titolo?
” Esiste una specie di pregiudizio incrociato. Certamente troviamo quello dei critici preconcetti e a priori contro il Papa . Tuttavia, esiste anche un pregiudizio di Bergoglio direi anti italiano, o per lo meno atteggiamenti. Penso al suo pauperismo, alle scarpe logore, alla borsa nera, al crocifisso pettorale di metallo, all’ aver abbandonato il Palazzo Apstolico come appartamento di residenza. Sono convinto che tutto questo faccia anche parte di una strategia comunicatica, cosa carente per esempio nel teologo Ratzinger. Dunque Bergoglio è in parte vittima di pregiudizio, ma anche ne ha. Ho giocato, visto che mi piacciono i titoli ed ho una certa esperienza, con un noto film che fece scalpore”.
Esiste confusione oggi nella Chiesa?
” La Chiesa cattolica è in crisi, basti vedere anche il calo dei fedeli alle messe o allo stesso Angelus domenicale. La stessa Chiesa ha allentato la difesa del principi non negoziabili, muovendosi in un recinto pericoloso. Esiste il rischio di allontanarsi dal Magistero. Inoltre vi è una sotterranea e direi persino robusta opposizione a Bergoglio, il quale, come affermavo, in talune occasuioni si è allontanato dal Magistero”.
Si riferisce in particolare ad Amoris Laetitia?
” Certo, e porta al relativismo. Il contestato capitolo otto del documento è la cartina di tornasole di quanto affermavo. In un sol colpo attacca ed intacca tre sacramenti: confessione, eucarestia, matrimonio. Il Papa dal canto suo, avrebbe potuto rispondere ai Dubia del cardinali e non lo ha fatto probabilmente per pregiudizio o arroganza. Al momento si giunge al relativismo se un polacco divorziato rispostato nel suo Paese non può fare la comunione ed un tedesco sì a casa sua”.
C’è conformismo informativo su Bergoglio?
” Esiste e mi pare anche palese, fatte eccezioni”.
Quale è in Europa l’episcopato maggiormente critico?
” Il polacco, rimasto fedele ai principi , al Magistero e direi alla figura di Giovanni Paolo II. I polacchi non intendono rinunciare a tanto ed hanno la schiena dritta”.
Bruno Volpe