In un’intervista con il sito olandese Trow, il cardinale e arcivescovo di Utrecht, BE Wim Eijk, riconosce che v’è grande confusione nella Chiesa attorno alla questione della comunione ai divorziati risposati e chiede al Papa chiaramente sul tema. Il cardinale dice che «Francesco non ha detto nulla che vada contro la dottrina della Chiesa. Questo vale anche per la questione che ha dominato i sinodi dei vescovi sul matrimonio e sulla famiglia. Papa Francesco non ha mai detto che le persone divorziate e che non si sono risposate in chiesa perché il loro primo matrimonio non è stato ancora dichiarato nulla, possano ricevere l’assoluzione sacramentale e fare la comunione».
Tuttavia il cardinale aggiunge: «Amoris Laetitia ha causato dubbi. Può un uomo divorziato risposarsi o no? Una conferenza episcopale dice una cosa e un’altra sorella ne dice un’altra. Ma ciò che è vero nel posto A non può essere improvvisamente falso nel luogo B. In un dato momento, è necessaria chiarezza. Lo apprezzerei davvero. Le persone sono confuse e questo non è buono».
«Basta portare chiarezza, riguardo a questo punto, rimuovere i dubbi. Nella forma di un documento, ad esempio … Certo, abbiamo le parole di Cristo stesso: il matrimonio è uno e indissolubile. Ci aggrappiamo a questo nell’Arcidiocesi. Se il tuo matrimonio è stato dichiarato nullo da un tribunale ecclesiastico, è stato ufficialmente confermato che non sei mai stato sposato, solo allora sarai libero di sposarti e ricevere la confessione e la comunione».
Willem Jacobus (detto Wim) Eijk, classe 1953, è un cardinale e arcivescovo (dall’11 dicembre 2007) di Utrecht (Olanda). Laureato in medicina e chirurgia, dottore di ricerca in bioetica medica (con una dissertazione sull’eutanasia) e dottore di ricerca in Filosofia, nel 1999 è stato nominato vescovo di Groninga da san Giovanni Paolo II, l’11 dicembre 2007 papa Benedetto XVI lo ha elevato arcivescovo di Utrecht, 70º successore di San Villibrordo e nel concistoro del 18 febbraio 2012 papa Benedetto XVI lo ha creato cardinale presbitero del titolo di San Callisto. All’impegno sociale Eijk ha fin dall’inizio unito una forte propensione alla difesa dei principi cristiani, specialmente in materia di aborto ed omosessualità.