“Ai musulmani chiedo rispetto e pari dignità, non sono schiavo dell’ islam. Jus soli? Prudenza e discernimento evitando scelte elettorali”. La Fede Quotidiana ha intervistato Monsignor Carlo Liberati, arcivescovo e Prelato Emerito di Pompei.
Eccellenza, possiamo definire l’Europa ancora cristiana?
” Vedendo certe leggi e il modo di vivere di molti che pur si definiscono cristiani, è lecito nutrire forti dubbi. Viviamo in molti casi, come se Dio non esistesse, secolarismo e relativismo avanzano. Tutto questo, la fede debole, favorisce l’islam”.
Cioè?
” Loro, i musulmani, nella loro visione del mondo, che non è ovviamente condivisibile, credono, sono coerenti, e pregano. E allora questa situazione di decadenza morale dell’ Occidente li rende più forti e convinti. L’ avanzata dell’ islam è anche responsabilità di noi cristiani. Assistiamo ad un lento processo di islamizzazione del nostro mondo e temo che, per via demografica, prima o poi saranno maggioranza”.
Islam, compatibile col nostro modo di vivere?
” L’ islam non è solo una religione, ma un sistema di vita e bisogna capirlo . Ha valori tante volte incompatibili con i nostri, penso al concetto del matrimonio e al ruolo della donna che per i musulmani è un oggetto di soddisfazione sessuale. Ritengo che, se diventano maggioranza, tutto si farà molto pericoloso. La storia del resto ci insegna che l’ islam ha sempre cercato di sottomettere l’ Occidente e di attaccarlo. La battaglia di Lepanto ne è un esempio . Spero che l’ Occidente sappia reagire a questa offensiva islamica che ha la religione come sua motivazione”.
Possibile il dialogo con l’ islam?
” Penso che sia bene cercarlo, ma solo sulla base della parità e della reciprocità, concetti che ai musulmani sfuggono. Vogliono diritti? Bene, ma esistono doveri. Io non mi sento schiavo dell’islam e chiedo per lo meno la stessa pari dignità. Loro si credono superiori per natura e per la stessa indole vogliono comandare, sono tante volte arroganti”.
Immigrazione che fare?
” La carità è giusta ed è un dovere senza alcuna discriminazione. Tuttavia ho la sensazione che oggi esista una tendenza a privilegiare chi viene da lontano rispetto ai vicini, cioè gli italiani. La carità parte prima di tutto dai vicini e a chi, anche tra noi clero dice di no, ricordo proprio la Scrittura: ama il prossimo tuo come te stesso. E’ fondamentale quel te stesso”.
Jus soli che fare?
” Problema complesso anche perchè concerne una legge dello Stato. Penso che bisogna avere prudenza e discernimento evitando scelte impulsive e sotto la spinta elettorale, occorre pensarci bene in base alla opportunità del momento che stiamo vivendo”.
Bruno Volpe
Non tutti i cristiani sono colpevoli: dopotutto qualche “xenofobo”, “rassista e fassista” e islamofobo che non vuol piegarsi alla dittatura c’è ancora.
W CRISTO RE!
Sia lodato Gesù Cristo!