di Maria Alessandra Varone
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È veramente desolante pensare che oggi serie provocatorie e politicamente scorrette quali Dr House e The Office siano impensabili perché si può offendere qualcuno.
Non venitemi a raccontare che sceneggiature che prendono in giro il cristianesimo al limite del blasfemo, o che sono piene di battute e scene spinte, siano trasgressive perché non lo erano nemmeno prima del ‘68, basta leggersi le novelle di Boccaccio. Anzi, sono l’eterno ritorno dell’uguale.
Provate, invece, a fare vostra una battuta di Gregory House o Michael Scott e scatenerete un’orda indignata di buonisti pronta a strapparsi i capelli e fare una lezione di morale filantropica dalla durata indefinita ma certamente non breve.