di Mariella Lentini*
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Basilio nasce a Mosca nel 1468 in una famiglia di contadini. Fin da bambino cerca la solitudine e la preghiera. Quando il padre lo manda a lavorare presso la bottega di un calzolaio, avviene un fatto che gli fa cambiare radicalmente vita. Un giorno arriva un cliente benestante che ordina tante scarpe. Basilio si mette a ridere e spiega al padrone infastidito del suo comportamento che quell’uomo sarebbe morto l’indomani. Cosa che avviene. Il giovane, allora, decide di abbandonare tutto e vivere per Gesù. Il suo comportamento è ritenuto quello di un pazzo, mentre invece egli diventa sì un folle, ma “Folle per Cristo”.
Cammina scalzo ed è quasi nudo, sia d’estate sia d’inverno. Vive di elemosina, dorme sulle scale delle chiese, si finge muto oppure balbetta, pronto, però, a parlare chiaramente e ad alta voce quando deve rimproverare i nobili ingiusti ed egoisti, esortandoli al “Bene”. Prega e piange pensando ai tanti peccati di cui si macchiano i suoi concittadini. Le strane azioni di Basilio hanno sempre un motivo.
Un giorno al mercato rovescia una bancarella colma di pane e per questo viene percosso, si scopre che quel cibo era tossico perché adulterato. Quando distrugge l’immagine della Madonna venerata dai moscoviti, lo fa perché sotto di essa è nascosto il volto del diavolo. Lancia sassi contro le case dei buoni perché le vede avvolte dai diavoli che tentano di entrare, mentre invece abbraccia i palazzi dei nobili perché li vede circondati dagli angeli che le persone in preda ai vizi allontanano dalla loro vita. Basilio prevede il futuro, così i potenti e gli umili lo venerano. Anche lo zar, Ivan il Terribile, vuole conoscerlo e lo invita a corte mettendolo alla prova. Gli regala dell’oro e lo fa seguire per vedere a chi lo regala.
Basilio consegna l’oro a un nobile ben vestito, incontrato per strada. Interrogato Basilio racconta allo zar che quel signore aveva perso tutto con l’affondamento della sua flotta e che gli restavano solo i suoi vestiti, da tre giorni non mangiava e si vergognava di mendicare. Ivan il Terribile inizia a rispettare Basilio anche se spesso viene da lui aspramente rimproverato per le sue decisioni sanguinarie. Nonostante gli stenti, Basilio vive 88 anni e muore nel 1557 a Mosca.
Ai suoi funerali partecipano tutti, anche lo zar che trasporta il feretro fino alla celebre Cattedrale intitolata a San Basilio, edificata, con le sue tipiche cupole colorate, sulla storica Piazza Rossa di Mosca, accanto al Cremlino. E dopo la morte dello “Stolto in Cristo” (o “Folle per Cristo”) fioriscono tanti miracoli.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”