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di Mariella Lentini*

Bernardo è un bambino fortunato perché nasce in una ricca famiglia di nobili. È bello, biondo con gli occhi azzurri, dai lineamenti delicati, intelligente e di grande fascino. Sa amare e farsi amare. Nasce nel 1090 a Fontaines (Francia). Studente modello eccelle nella grammatica e nella retorica, cioè l’arte di parlare bene. Perde l’amata madre a diciassette anni e decide di diventare monaco cistercense. Indossa un saio bianco e convince i suoi fratelli, decine di parenti e altrettanti amici a seguirlo.

Ordinato sacerdote, fonda, poi, un’abbazia che Bernardo chiama Clara Vallis (da cui deriva Chiaravalle) in una località francese denominata Champagne. Il monastero accoglie alcune centinaia di monaci, compreso il padre di Bernardo rimasto vedovo. Il monaco riforma l’Ordine Cistercense stabilendo che ogni convento debba vivere in povertà, sostenendosi con il proprio lavoro, senza accettare donazioni. Bernardo ha un carattere amabile, caritatevole, ma sa reagire con fermezza contro le ingiustizie e il lusso in cui vive una parte del clero. Se necessario rimprovera, critica ed esorta, senza fare distinzioni fra il popolo e i ricchi potenti.

Bernardo fonda altri monasteri in Francia, Inghilterra, Irlanda e nel resto d’Europa viaggiando incessantemente. Fervente scrittore, il santo compone poesie (rivolte soprattutto alla Madonna), scrive prediche (su superbia e umiltà) e opere letterarie, per toccare con le parole il cuore della gente. Secondo alcuni racconti, Bernardo predica così bene che quando arriva in una città le donne chiudono in casa a chiave i mariti per timore che abbandonino la famiglia per seguire il monaco.

Bernardo viene chiamato, infatti, doctor mellifluus (“dottore dolce come il miele”). A lui si rivolgono re, nobili e vescovi per risolvere varie controversie e grazie al suo sostegno papa Innocenzo II viene riconosciuto come legittimo pontefice, contro la doppia elezione di Anacleto II. Bernardo, mentre è in vita, compie vari miracoli, alcuni dei quali leggendari: un giorno si rompe la ruota del carro su cui sta viaggiando ed egli costringe un diavolo dispettoso ad aggiustarla. Il monaco muore nel suo convento a Chiaravalle nel 1153.

Proclamato dottore della Chiesa, è patrono della Borgogna, della Liguria e di Gibilterra. Protegge apicoltori, agricoltori e vignaioli e, per la sua eloquenza, i predicatori. Viene invocato contro le malattie in genere e per allontanare il brutto tempo.

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

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