di Mariella Lentini*
–
Più della povertà, l’indifferenza e, peggio ancora, il disprezzo feriscono il cuore, quando la denigrazione arriva proprio da chi, fortunato, ha molto di più di quello che gli servirebbe per vivere dignitosamente: oltre a una casa riscaldata, cibo e vestiti a sufficienza, il benestante ha a disposizione comodità e lussi di cui potrebbe privarsi, almeno in parte, per aiutare chi non ha nulla. Si può imparare molto dalla vita dei santi.
Conducono una vita semplice, mangiano pochissimo, rinunciano a tutto per risparmiare. La loro non è avarizia poiché non accumulano tesori da tenere nascosti. Il denaro risparmiato lo usano per aiutare gli indigenti nel momento del bisogno e per incoraggiarli, con parole di conforto e di comprensione, a superare il periodo critico. I santi condividono le asprezze del povero e pensano: «Se fossi io al suo posto come vorrei essere trattato?».
Così si comporta per tutta la vita il tedesco Giovanni Evangelista Birndorfer, nato a Parzham (Germania) nel 1818. I suoi genitori sono contadini benestanti. Mossi da un forte sentimento religioso, insegnano ai dodici figli a essere generosi con i bisognosi. Giovannino, undicesimo dei fratelli, rimane orfano a sedici anni. Viene descritto mite, dolce, gioioso, amante della natura. Lavora i campi assieme ai dipendenti del padre dei quali è loro amico. Mentre zappa la terra recita il Rosario. Frequenta la chiesa e va in pellegrinaggio presso i santuari. Potrebbe condurre l’azienda di famiglia, ma Giovanni desidera aderire al Terz’Ordine Francescano. Regala la sua eredità ai poveri e diventa cappuccino con il nuovo nome di Corrado.
Per tutta la vita sarà portinaio del Convento di Sant’Anna ad Altötting (Baviera, luogo natio di papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger). Chiamato il “Santo portinaio”, ai poveri che suonano la campanella del convento, apre il portone con il sorriso, mai nervoso o arrabbiato. Ha pazienza, conforta, incoraggia, distribuisce gratuitamente pane, minestra e birra leggera prodotta dai frati stessi.
Devoto della Madonna, Corrado continua la sua quotidiana e semplice missione fino all’ultimo giorno della sua vita. Basso di statura, ricurvo, calvo, con una corona di capelli canuti sulla nuca, la lunga barba bianca, accoglie, a qualsiasi ora del giorno e della notte, chi suona la campanella. Muore nel 1894 ad Altötting, nella chiesa conventuale ora a lui intitolata, nel santuario mariano più famoso della Germania.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”