Un laboratorio naturale per gli studiosi di geologia e vulcanologia. Un sito naturale eccezionale che offre una combinazione unica di bellezza paesaggistica, biodiversità e importanza geologica. L’Etna festeggia oggi, 21 giugno, un importante compleanno. Sono infatti trascorsi dieci anni da quando l’Unesco ha inserito il Vulcano attivo più alto d’Europa nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità, con la seguente motivazione: “Uno dei più attivi vulcani iconici del mondo e uno straordinario esempio di processi geologici continui e formazioni vulcaniche. Questa eccezionale attività vulcanica è stata documentata da esseri umani per almeno 2700 anni ed è una delle più lunghe registrazioni documentate al mondo di vulcanismo storico. L’Etna con le sue caratteristiche geologiche è uno dei vulcani più complessi del mondo.
Oggi l’Etna è uno dei vulcani del mondo meglio studiati e monitorati e continua a influenzare la vulcanologia, la geofisica e altre discipline di scienze della terra. La notorietà, l’importanza scientifica e culturale e il valore educativo sono di importanza globale”.
Per l’occasione, nel giorno del solstizio d’estate, il Museo dell’Etna (via Dietro Serra 6, Viagrande) – il più grande museo didattico sui vulcani presente in Italia, luogo di approfondimento e valorizzazione – in collaborazione con il Parco dell’Etna di Nicolosi, parteciperà all’evento dedicato alla ricorrenza del decennale del “World Heritage List”.
Un’intera giornata di festeggiamenti per celebrare “A Muntagna”: in mattinata presso la sede del Parco dell’Etna al Monastero di San Nicolò “La Rena”, dove sarà possibile, nell’area espositiva al piano terra, osservare le immagini in diretta del vulcano, così come le informazioni sismiche provenienti dalla sede dell’INGV di Catania. Allo stesso modo sarà possibile osservare una presentazione dell’Osservatorio astrofisico di Serra La Nave di Catania in merito al telescopio Cherenkov. Inoltre saranno presenti prodotti eruttivi e pannelli esplicativi del vulcano Etna.
Nel pomeriggio di oggi presso il Museo dell’Etna a Viagrande si terrà la visita gratuita a tutti, e la premiazione dei migliori disegni, partecipanti al contest coordinato dall’associazione CEPES “L’Etna che vorrei”, realizzati dagli alunni di alcune scuole elementari della provincia etnea.
All’interno degli spazi del Museo dell’Etna, tra gigantografie, box interattivi, diorami e filmati spettacolari, si potranno apprezzare oltre cento disegni realizzati da piccoli disegnatori che hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: “L’Etna è grande, rappresenta il nostro territorio e deve essere tutelata e protetta”.
Messaggio in linea con le idee di Ettore Barbagallo, ideatore e presidente del museo, che a dieci anni dal riconoscimento Unesco si dice sempre più convinto che lo sviluppo in chiave turistica del territorio etneo deve essere caratterizzato da modalità sostenibili e moderne. «L’Etna è uno dei vulcani più importanti del mondo e accoglie migliaia di visitatori ogni anno, rappresentando un vero e proprio brand del quale usufruiscono in tanti – ha affermato Ettore Barbagallo, presidente del Museo dell’Etna – bisogna avviare un percorso di educazione culturale, civica e ambientale, ma soprattutto investire sulla protezione e sulla prevenzione con risorse adeguate da parte delle istituzioni». «In questi dieci anni sull’Etna sono stati testati sia robot che strumenti che saranno spediti nelle prossime missioni sulla Luna e su Marte – ha affermato Salvo Caffo, dirigente vulcanologo del Parco dell’Etna – gran parte delle attività di ricerca vulcanologica del mondo si sviluppano alle Canarie alle Hawaii e sull’Etna. Abbiamo un bene di interesse mondiale che richiama turismo da tutto il mondo. È un luogo che nell’immaginario collettivo, un pò come accade con il Colosseo, ha un richiamo immenso».