di Mariella Lentini*
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Di San Giorgio, come per altri santi, si narrano fatti confusi tra storia e leggenda. Vissuto nel IV secolo in Cappadocia (Turchia), Giorgio è figlio dei ricchi nobili Geronzio e Policronia. La madre lo educa cristianamente di nascosto al marito. Passato in Palestina, Giorgio, diventato un uomo coraggioso e di bell’aspetto, si arruola nell’esercito dell’imperatore romano Diocleziano.
L’imperatore, con l’editto del 303, proclama la persecuzione contro i cristiani. Il soldato, di cui si conosce la fede cristiana, viene arrestato e gli viene intimato di abiurare. Al suo rifiuto viene incarcerato e sottoposto a terribili torture. Giorgio, forte della sua fede, con indomito coraggio sopporta le sofferenze, compiendo anche prodigi. Portato in un tempio pagano (per costringerlo a rinnegare Gesù) con un soffio abbatte gli idoli di pietra. Per convincerlo viene chiamato un mago, ma è il giovane cavaliere a convertire il mago alla fede cristiana. Infine l’imperatore lo condanna a morte.
Una delle tante leggende sulla vita del santo simboleggia la vittoria del Bene contro il Male: si narra che a Silene (Libia), in un grande stagno, dimori un drago che, soffiando fiamme dalla bocca, avvelena i campi e l’aria e uccide chiunque incontri. Per placarlo gli offrono due pecore al giorno. Quando le pecore finiscono, prendono a sorteggiare tra i giovani chi sacrificare al drago.
Un giorno, tocca alla figlia del re che, risultati inutili i tentativi del padre di salvarla, si avvia piangendo allo stagno. Giorgio incontra per caso la principessa e la rincuora promettendole la salvezza. Quando il drago per ghermirla esce dallo stagno, il giovane soldato, armato di fede e coraggio, lo affronta e lo trafigge con una lancia. Così per riconoscenza il re e il suo popolo si convertono a Cristo. Il culto di San Giorgio si diffonde in tutto il mondo.
Nel 1348 re Edoardo III istituisce in suo onore l’Ordine dei Cavalieri di San Giorgio e lo proclama patrono d’Inghilterra, dedicandogli il celebre grido di battaglia Saint George for England. Patrono di Portogallo, Svezia e Lituania, San Giorgio viene invocato per avere aiuto in genere, contro i serpenti velenosi, l’eruzione dei vulcani, le malattie della pelle e le dermatiti. È protettore di scouts, soldati, militari, cavalieri e cavalli, Forze Armate, arcieri, esploratori, ospedali. Protegge anche i mariti. Oggi San Giorgio riposa a Lidda (Israele, in ebraico chiamata Lod) nel santuario a lui dedicato.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”