di Mariella Lentini*
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Come tanti altri eremiti del suo tempo anche Narciso vive oltre il secolo, esattamente 116 anni. Narciso ha un nome che potrebbe fare pensare all’omonimo fiore, bello e profumato, o a un individuo che ama solo se stesso e disprezza gli altri, come il famoso giovane Narciso della mitologia greca che si innamora della sua immagine riflessa su uno specchio d’acqua dove, cadendovi, muore annegato. Si dice, infatti, di una persona molto vanitosa che è come un “narciso” oppure “narcisista”. Invece il Narciso festeggiato oggi come santo è molto umile e ama il prossimo, così come recita il comandamento dell’amore, l’insegnamento lasciato da Gesù: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Mentre il Narciso della mitologia greca è un giovane bellissimo, ma egoista e vuoto di buoni sentimenti, Narciso di Gerusalemme rappresenta la vecchiaia piena di energia, con il corpo e la mente in salute, capace di conquistare affetto e rispetto. Nato intorno al 96, Narciso alla bella età di cent’anni viene nominato vescovo di Gerusalemme. Assieme agli altri vescovi della Palestina, diventa fautore della scelta di festeggiare la Pasqua il giorno di domenica, e proprio in un giorno di Pasqua si narra del suo miracolo di trasformare l’acqua in olio, per accendere le lampade della sua chiesa. Narciso è un uomo un po’ severo, vorrebbe che anche gli altri fossero onesti, umili, buoni. Purtroppo ci sono delle persone malvagie e corrotte che cercano di ostacolare Narciso.
Le sue regole e le sue critiche danno fastidio. Così lo accusano di fatti indegni. Non si ha notizia di che tipo di calunnia sia stato vittima il vescovo di Gerusalemme. Si narra che Narciso si sia ritirato nel deserto a fare l’eremita, che i denigratori siano stati colpiti da gravi castighi e che qualcuno di loro abbia scagionato il vescovo, confessando la verità. Nel frattempo altri due successori vengono nominati al posto di Narciso creduto morto. Alla morte del secondo vescovo, Narciso torna a Gerusalemme per riprendere il suo posto, ma è troppo anziano. Così decide di continuare la sua opera di concordia e di guida spirituale del popolo, affiancato, però, da un altro vescovo più giovane. Come detto muore alla veneranda età di 116 anni.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”