di Mariella Lentini*
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Celebre per aver tolto una spina dalla zampa di un leone e per aver tradotto la Bibbia, Girolamo, dal greco hieronymos (“sacro nome”), nasce a Stridone in Dalmazia (attuale Croazia) intorno al 347. La sua è una famiglia benestante. Così Girolamo viene mandato a Roma per studiare la grammatica e le lingue antiche (ebraica, greca e latina). Un giorno, malato con la febbre alta, ha un’ispirazione che lo spinge a svolgere una missione: studiare la Bibbia. Girolamo, desideroso di vita ascetica, si sposta in Oriente dove si dedica per quattro anni, digiunando, a una dura vita da eremita e allo studio delle Sacre Scritture.
Ordinato sacerdote è di nuovo a Roma dove viene incaricato da papa Damaso di tradurre la Bibbia, dalla versione ebraica e greca in latino. Il risultato è la famosa Vulgata (parola che deriva dal latino e significa “comune, popolare”), conclusa da Girolamo dopo ventitré anni. Il santo diventa segretario del papa, nonché guida spirituale di alcune donne della nobiltà romana tra le quali le future Sante Marcella, Lea e Paola. Esse formeranno il primo gruppo monastico femminile della “città eterna”. Si trasferisce, poi, in Palestina e, nel 386, a Betlemme, apre un convento maschile e uno femminile vicino alla Basilica della Natività di Gesù, una scuola gratuita dove insegna greco e latino e un centro di accoglienza per i pellegrini.
Girolamo ha una vita intellettuale intensissima fatta di studio, ricerca, traduzioni, opere letterarie. È uno dei più grandi studiosi biblici e infaticabile narratore della storia dei santi. Muore a Betlemme nel 420 nel monastero da lui fondato. Il suo è un carattere intemperante e, a volte, contro gli avversari è troppo rigido e polemico, sia con la lingua, sia con la penna. Per questo motivo si procura delle inimicizie. Viene raffigurato anziano, con la barba lunga e bianca con accanto un libro e spesso con un leone che, secondo la leggenda, diventa mansueto e suo amico inseparabile, dopo che il santo gli estrae dalla zampa ferita una dolorosissima spina. Proclamato dottore della Chiesa, Girolamo è patrono di librai, bibliotecari, traduttori, archeologi, studenti, scuole e università cattoliche. Per aver tanto studiato e scritto, la vista di San Girolamo subì un peggioramento, per questo motivo è anche patrono dei miopi e viene invocato dai deboli di vista.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”