di Mariella Lentini*
A Kaufbeuren, in Baviera (Germania), nel XVII secolo, abita una numerosa famiglia. Papà Mattia è un modesto tessitore di lana e mamma Lucia cura la casa. C’è tanta povertà, ma non manca l’amore e così, nel 1682, dopo sette figli, nasce una bambina che viene chiamata Anna.
La bambina è intelligentissima e precoce. Prega sempre e si isola negli angoli della casa per dialogare con l’angelo custode che le appare. Anna vorrebbe farsi suora, ma è troppo povera per pagare la dote richiesta dal convento. Un giorno, mentre Anna prega nel monastero della città, sente una voce che le predice: «Qui tu abiterai». Anna lavora assieme al padre come tessitrice per poter racimolare il denaro occorrente.
La ragazzina non passa inosservata: affascina chi la avvicina per la sua serenità e per le sagge parole che pronuncia. Il sindaco protestante le regala la dote per farla entrare nel povero convento francescano della città. La ragazza diventa suora e assume il nome di Maria Crescentia. Purtroppo viene maltrattata dalla superiora che la considera una mendicante: la fa lavorare fino allo stremo e la segrega in una malsana prigione per fare posto a una suora più ricca.
Maria Crescentia è paziente, umile, dolce. Continua a pregare e il Signore la ricompensa con visioni celesti della Madonna e Gesù Bambino. La perfida madre superiora viene, poi, sostituita da un’altra badessa, buona e sensibile, che crede alle visioni di Maria Crescentia, ne apprezza le virtù e le affida la portineria del convento. La suora assolve al suo ruolo con grandi capacità organizzative. Accoglie chi bussa alla porta del convento per avere un consiglio e ai poveri dona pane e vestiti. Lei stessa si priva di cibo e coperte per aiutare i bisognosi e per questo viene chiamata “la Madre dei poveri”. Amata da tutti, diventa maestra delle novizie. A lei si rivolgono perfino i regnanti dell’epoca per la soluzione di delicate dispute politiche. Folle di pellegrini aspettano giorni pur di essere da lei accolti.
Suor Maria Crescentia riceve lettere da tutta Europa e a tutti risponde. Quando diventa madre superiora del convento, entrate e opere di carità si moltiplicano. Muore nel 1744 e un dolcissimo profumo emana dal suo corpo.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”