di Mariella Lentini*
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Amabile Lucia Visintainer nasce nel 1865 a Vigolo Vattaro, nel Trentino, sotto la dominazione austriaca. Poverissima, è seconda di quattordici fratelli. Il padre Napoleone è un muratore; la madre Anna Pianezzer, donna buona e religiosa, per sfamare i figli coltiva l’orto e fila il cotone per confezionare i vestiti. Amabile è una bambina matura e responsabile: aiuta la mamma nelle faccende domestiche, accudisce i fratellini e cura gli anziani nonni.
Come tanti altri trentini, nel 1875 la famiglia Visintainer emigra in Brasile, in cerca di fortuna, nello Stato di Santa Catarina. Ai Visintainer e agli altri loro compaesani viene concesso un terreno che contribuirà a dare vita ai villaggi di Nova Trento e Vigolo, per ricordare i paesi di origine.
Crescendo, la ragazza, oltre a collaborare in casa e in campagna, tiene pulita la piccola chiesa intitolata a San Giorgio (patrono della sua città natale) e si occupa del catechismo. All’età di ventidue anni, purtroppo, le muore la madre. Amabile deve occuparsi dei fratellini, ma il suo impegno in parrocchia e nella cura degli ammalati non viene mai meno. A lei si affianca una cara amica, Virginia Rosa Nicolodi. In sogno, il Signore indica ad Amabile la sua missione: l’apertura di un ospedale.
Amabile e Virginia, pregando San Giuseppe e la Madonna di Lourdes di sostenerle, senza indugio, vanno a vivere in una misera baracca di legno, accanto alla Chiesa di San Giorgio, ospitando una malata terminale. Intanto arrivano altre ragazze desiderose di pregare, aiutare il prossimo e diffondere il Vangelo. Così, nel 1890, nasce la Congregazione delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione. Amabile diventa suor Paolina e Virginia suor Matilde. Per mantenere gli ammalati coltivano la terra, tessono, cuciono, confezionano rosari e fiori finti.
Nascono scuole, orfanotrofi e ospedali che si diffondono in cinque regioni del Brasile. Nella capitale San Paolo le “Piccole Suore” assistono soprattutto gli ex schiavi che hanno ottenuto la libertà, accompagnata, però, da tanta miseria. In questa città Madre Paolina, come la chiamano tutti, muore nel 1942, dove è sepolta. Attualmente la sua congregazione è diffusa in Italia, Europa, America Latina e Africa per portare sollievo a poveri, orfani e malati e diffondere ovunque l’istruzione e il messaggio di Gesù.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”