Due autorevoli vaticanisti, Marco Tosatti e Ignazio Ingrao (ora al Tg 1) parlano a La Fede Quotidiana del Papa Emerito Benedetto XVI al compimento dei suo 90 anni.
Tosatti, lei si è occupato a lungo di Papa Ratzinger, che idea ne ha ricavato?
” Direi due cose su tutte: ne ho apprezzato il rigore intellettuale, vale adire la onestà, e la sua mitezza di indole. Due ottime qualità”.
Per onestà intellettuale che cosa intende?
” Le ripeto: la onestà nel valutare le cose e le circostanze . Ha sempre saputo chiamare i fatti col loro nome non rinunciando mai a dire la verità, sia pur con carità e qui emerge ilo suo essere straordinariamente mite e gentile, di animo buono e tollerante”.
Benedetto XVI ha dato le dimissioni da Papa, un gesto certamente storico. Tuttavia, non rischia di far passare in secondo piano il suo pensiero e quello che ha fatto durante il pontificato?
” Non credo. La rinuncia, anzi, è stata un gesto di rara onestà. Si è reso conto di non essere più in grado fisicamente , che gli era impossibile andare avanti e ne ha preso atto. Lo valuto un gesto di enorme responsabilità e di amore per la Chiesa”.
Dal punto di vista dottrinale?
” Mi piace segnalare la sua serrata, ma corretta lotta al relativismo e il suo contributo al dibattito fede- ragione. E’ stato un serio sostenitore del Vaticano II, ma inserito nella tradizione e storia della Chiesa senza fughe in avanti”.
Ed ecco Ignazio Ingrao del Tg1: “Trovo Papa Ratzinger una persona coraggiosa, fedele al Concilio Vaticano II che ha messo in pratica con saggezza e sapienza. Credo che il suo pontificato sia stato pedagogico con originalità di pensiero. Ha lottato contro il relativismo e per la pulizia all’ interno della Chiesa contrastando nettamente la pedofilia. Un uomo profondamente cristocentrico e lo dimostra la sua interessante trilogia su Gesù di Nazareth. Un uomo dalla brillantezza ed originalità di pensiero che volava alto. Un fine teologo”.
Bruno Volpe