E’ stata presentata a Bari, nel corso di una conferenza stampa, la sesta edizione delle Notti Sacre Baresi dal titolo: “ Un nuovo umanesimo di misericordia”. La manifestazione (promossa dalla diocesi con la collaborazione del Comune), che si svolgerà interamente nella città vecchia e nelle sue chiese, si propone di coniugare con intelligenza, fede, cultura, musica sacra e dibattito. Le notti sacre si svolgono dal 19 al 27 di settembre, periodo nel quale le chiese della città vecchia potranno essere visitate anche nelle ore serali dopo la celebrazione delle messe vespertine. Un prolungamento degli orari di apertura che consentirà al pubblico di visitare gioielli non sempre disponibili durante l’ anno per carenza di personale e di risorse economiche.
Il programma é quanto mai nutrito ed intenso e spicca una anteprima mondiale: una Messa di Piccinni secondo una partitura rinvenuta da Adriano Cirillo (l’appuntamento è in Cattedrale il 27 alle 21). Degno di nota é il concerto della HFKM di Ratisbona nella Cattedrale, il giorno 20 alle ore 1,00 e soprattutto le musiche di Mozart a San Nicola, giorno 25 Settembre ore 21,00. Tra i dibattiti spicca quello col parroco campano anticamorra, don Maurizio Patriciello, in Cattedrale alle 20.30: al centro dell’ intervento del sacerdote la custodia del creato come bene comune.
Nel suo messaggio in occasione della manifestazione, l’arcivescovo di Bari, Cacucci, scrive: “ Umanesimo e misericordia sono un bene primario per l’ uomo di oggi con cui cercare risposte alle speranze, alla tristezza,alle angoscie. Questa sesta edizione delle Notti Sacre parte dalla convinzione che il binomio misericordia-umanesimo risponda ad un bisogno impellente della cultura contemporanea”. Il direttore artistico della rassegna, e Direttore dell’ Ufficio musica sacra di Bari,monsignor Antonio Parisi afferma: “Queste giornate hanno come obiettivo sicuramente quello di fare conoscere al grande pubblico le belle chiese della città vecchia, autentici gioielli non sempre visitabili non per colpa nostra, poi quello di movimentare la città vecchia che già comunque da sintomi di effervescenza. Ovviamente, altro punto da menzionare é l’attenzione alla musica sacra. Daremo spazio ai conservatori, che ringrazio per la collaborazione e a giovani, interessanti musicisti.”
Bruno Volpe