Alla libreria Feltrinelli di Piazza del Duomo a Milano, come in tutte le librerie, i prodotti da vendere sono raggruppati in ordine negli scaffali, suddivisi per categoria. I libri sulle tematiche dell’omosessualità, fino a qualche giorno fa, erano in una sezione etichettata come “gender”.
Però “Diritti democratici”, un gruppo impegnato nella promozione della legge sulle unioni civili, ha segnalato che la cosa non andava bene. In effetti il gruppo è anche impegnato nel sostenere che la diffusione dell’insegnamento del gender nelle scuole “è una falsità”. Feltrinelli ha recepito l’invito, sostituendo l’etichetta “gender” con “LGBT”, ma si è giustificata facendo presente che il termine è di fatto il vocabolo standard in lingua inglese per riferirsi agli “studi di genere”.
Fabrizio Giudici