La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno
Versione audio
Versione testuale
IL VANGELO DEL GIORNO: giovedì 7 novembre 2019
Il vangelo di oggi riporta le parabole sulla misericordia e che quindi vogliono illustrare, come in un trittico, la qualità dell’amore di Dio Padre per tutti noi: un amore di predilezione e tenerezza, di grande bontà e pazienza, come quello di chi ha cura della vita e la genera nell’intimo. Sono parabole dirette ai farisei ed ai dottori della legge che criticavano Gesù, ma possiamo dire che in realtà sono dirette al fariseo e al dottore della legge che c’è in ognuno di noi. La prima parabola che troviamo è quella della pecora perduta, o meglio, della pecorella ritrovata! La cosa interessante di questa parabola è il modo in cui inizia. Essa infatti inizia con una domanda che noi potremmo definire quasi retorica: “Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?” Ecco, la parabola è tutta dentro questa domanda! A dire che, se ci pensiamo bene, nessuno di noi è capace davvero di compiere atti di amore vero. E’ Dio che ci insegna ad amare: è Lui che ci mostra come si ama davvero, cioè come solo chi è capace di perdere tutto per amore di uno solo assomiglia a Dio. Ecco perché oggi Gesù parla al fariseo e allo scriba che è in noi, perché spesso noi ci serviamo di Dio per fare i bravi davanti agli altri, ma poi quando il Signore ci chiede di perdere qualcosa per amore Suo ci tiriamo indietro! Ecco, allora, impariamo da Gesù che cosa significa amare davvero, impariamo da Lui a perdere ogni cosa, a metterci in ricerca delle cose o delle persone non perché da queste ricaviamo qualcosa, ma semplicemente perché per noi significano qualcosa, perché per noi sono importanti, perché perdere l’affetto, la stima, l’amicizia, l’amore di qualcuno, è molto più importante che perdere tutte le ricchezze che ci siamo guadagnati nella vita! Allora oggi chiediamo al Signore che rinnovi in noi questa capacità di amare che tutti abbiamo nel profondo del cuore, chiediamo che anche noi possiamo anteporre a tutto l’amore che Gesù ci ha insegnato, amore che è fonte di pace e di gioia perchè ci riunisce tutti tra le braccia di un “Buon Pastore” come pecorelle amate e nella casa di una donna felice, per partecipare alla gioia di chi “ci ha amati per primo”. Buona giornata!
Lc 15, 1-10
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola: “Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.
Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.
La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g
Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com