Il cardinale Peter Erdö, arcivescovo di Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, uno dei relatori del Sinodo della Famiglia che si terrà il prossimo ottobre a Roma, ha detto, in una intervista concessa alla rivista Mundo Cristiano che il problema principale oggi è che l’esistenza stessa della famiglia e della sua identità sono “in pericolo” e si avvertono paure nel “fondare una famiglia e avere dei bambini” e che la “sfiducia nel matrimonio è molto più grande di 30 anni fa”.
In particolare, il cardinale si rammarica del fatto che “la gente non si sposa più” e che “molti bambini nascono fuori dal matrimonio”. Ad avviso del cardinale questo accede perché “l’umanità vive oggi sotto una pressione enorme da parte delle istituzioni”, “si sente controllata” e quindi “rinuncia a qualsiasi forma istituzionale”, intendendo anche il matrimonio e la famiglia come altre forma di controllo. In questa situazione, il cardinale ha suggerito che nella Chiesa si rafforzino le comunità che possano aiutare le famiglie e, aggiunge, “ci sono molte persone che si sposano in Chiesa ma non appartengono veramente alla comunità dei fedeli. Se durante la preparazione al matrimonio entrassero in contatto con i gruppi di famiglie parrocchiali ci potrebbe essere la speranza che in seguito possano scoprire l’identità sacramentale del loro matrimonio”. Sul prossimo Sinodo, Erdö ha avvertito che c’è un “Consiglio dei vescovi” e “un Consiglio dei Media”. Tra le altre sfide che si presenteranno nel Sinodo, ha concluso Erdö, c’è il problema dell’individualismo che si soffre in tutto il continente.
Matteo Orlando