“Ora non si può più neanche dire che c’è un tema culturale, oltre che sociale, quando si ricorre all’aborto per diverse volte? L’unica inciviltà è proprio quella di chi pensa di far coincidere i diritti delle donne con l’omicidio dei nascituri non ponendosi alcun problema di fronte al bambino che viene eliminato. Tra l’altro tutelare la vita è il primo compito dei medici, non solo di quelli obiettori di coscienza”, hanno detto Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia, contro le ultime polemiche rispetto alle parole di Matteo Salvini sugli abusi in tema di aborto.
“Ha ragione Salvini – hanno proseguito Brandi e Coghe.- quando dice che di fronte a certi eccessi sia naturale porsi la domanda se sia normale accedere all’aborto in questo modo. E’ ignorare il problema che non è civile”.
“L’aborto causa gravi complicazioni alla salute fisica e psichica della donna, fino al possibile decesso. Più Europa, Boldrini, Zingaretti e quanti in queste ore stanno attaccando la riflessione del leader della Lega, non ritengono che per la piena consapevolezza la donna andrebbe informata anche dei rischi, tanto più quando ricorre all’aborto come ad una medicina? Bisognerebbe che certi politici dimostrassero più onestà intellettuale e davvero si rifacessero alla scienza e non all’ideologia. Informare le donne, se lo ricordino, è un dovere della Scienza e dello Stato”.
Roma, 17-02-2020