“Una specie di belva umana”, ridacchia dall’altro capo del telefono Paolo Villaggio scherzando sull’ outing del teologo polacco gay. Il comico genovese ha qualche problema di insonnia, ma ci passa sopra: “E’ normale per la mia età.”
Villaggio, monsignor Charamsa ha esternato la sua omosessualità alla vigilia del Sinodo sulll famiglia, solo un caso?
“Non ci credo affatto. Oggi siamo tutti schiavi della tv e se non ci vai o non fai stranezze o non dichiari qualche cosa di sconvolgente, ed ora va di moda l’outing, sei fuori mercato. E’ diventato un business, un affare. Ti pagano e vai, come capita a me, quando mi invitano, ma spesso rifiuto. E se non ti pagano, ti danno comunque la possibilità di reclamizzare, come fossero spaghetti, libri o film. Leggo che quel prete avesse un libro in gestazione e penso proprio che il suo outing non sia stato affatto casuale. Poi ho visto che è saltato con disinvoltura da una tv all’altra, altro che pena interiore. Costui sfrutta commercialmente la sua omosessualità. Mi fa pena, davvero, provo pena e tristezza. Da essere, come si pensa dei preti un essere semi santo dedicato alla castità, si è rivelato un amante in pena. Lo trovo un affarista senza scrupoli, una sorta di demonio e, parafrasando Fracchia, una belva umana”.
Platinette ha detto che a conti fatti, Ratzinger è più moderno di Bergoglio..
“Trovo che nell’ analisi abbia una certa ragione. Ovviamente da che pulpito viene la predica, anche perchè anche Platinette ha cavalcato e cavalca il filone omosessuale o trans. Trovo che la cosa più fastidiosa di Bergoglio sia il suo atteggiamento populista, da baciabambini. Ratzinger si rifugiava nella dottrina, e in un certo qual modo era maggiormente rassicurante. Quando penso alla utilitaria usata da Bergoglio negli Usa provo sincero fastidio. Usa un volo di stato costoso e poi fa quella uscita. Poco coerente. Banalizza il modo di fare il Papa e non è bello per i credenti”.
In che senso scusi?
“Io non sono credente e dunque dovrei essere felice. Tuttavia, se fossi cattolico e nella logica cattolica, sarei molto preoccupato. Bergoglio da pubblicità, fa marketing, ma alla lunga questo discorso non porta lontano. La Chiesa per forza di cose deve essere dogmatica e non rinunciare alla tradizione e a secoli di storia. Da cinquanta anni a questa parte accade di tutto, troppa libertà ed ogni organizzazione, specie la Chiesa, ha bisogno di regole certe e chiare, altrimenti va in malora. Penso alla liturgia. Si è modernizzata troppo dimenticando che quella antica assicurava maggior senso del sacro. La Chiesa per esser tale non deve aprire al mondo, non le compete per sua natura”.
Bruno Volpe
Villaggio é sempre molto intelligente, onesto intellettualmente e ha il dono di dire le cose più profonde con semplicità. Non penso che il Papa abbia sempre la stessa intelligenza quando preferisce “fare scena”, usando ad esempio un utilitaria. Semplicemente crede che essere Papa sia essere se stessi come singola persona ma lo fa senza valutare bene il ruolo istituzionale, i modi. Non ha il senso della diplomazia. Si fida dell’istinto di quando era sconosciuto. Come persona, ha certo più pregi che non come guida sicura in campo strettamente religioso.