“Le unioni civili non sono l’emergenza, ci sono problemi molto più seri e gravi oggi”. Lo sostiene don Ugo Rega, rettore del santuario dell’Incoronata di Foggia.
Don Ugo, pare che in Italia approvarle sia la priorità…
“Io non credo che oggi sia quella la vera emergenza. Piuttosto è una ristretta minoranza che vuol farlo credere. Certamente alcuni diritti individuali vanno tutelati, ma non è pensabile che lo stato possa parificare le unioni civili omosessuali o eterosessuali alla famiglia. La sola vera famiglia è quella basata sul matrimonio uomo donna nel vincolo sacramentale del matrimonio”.
La Cei è scesa in campo con una certa veemenza, no?
“Ed è giusto che sia così. Bisogna rispondere, sempre civilmente, mediaticamente ad una campagna che si ostina a sminuire la famiglia, forse anche a ridicolizzarla o renderla banale. La Cei e i vescovi hanno tutto il diritto e forse il dovere di scendere in campo facendo nota la posizione dei credenti sul punto”.
Le unioni civili sono una vera emergenza oggi come si vuol fare credere?
“Non lo sono affatto. Ci sono ben altre emergenze e penso al lavoro, all’economia, alle tasse, agli aiuti allef amiglie in crisi. O alla emergenza abitativa di tante famiglie che non sanno dove andare e noi stiamo a badare alle unioni civili. Sembra davvero che non ci siano altri problemi”.
Che cosa devono fare in questi casi i politici cattolici, mettere in atto una obiezione di coscienza?
” Il politico cristiano deve obebdire alla legge di Dio e dunque, in linea teorica, non obbedire alle leggi che vanno contro, con l’ obiezione. Tuttavia in certi casi, valga il sano realismo e la ricerca del male minore, mi spiego. Se i cattolici per obiettare si ritirano totalmente dall’ agone, lasciano campo libero a chi va contro e questo diviene un non senso. Dunque obiezione, ma anche realismo nell’azione”.
Bruno Volpe
Sistemate le vere priorità finalmente potremo dedicarci alle unioni civili!