Comunione con guanto e sulla mano? Il parroco di Grumo Appula, vicino Bari, don Michele Delle Foglie insorge: “Ora basta. I virologi facciano il loro mestiere, ma non si intromettano nella liturgia della Chiesa”.
Don Michele, comunione con il guanto e sulla mano del fedele alla ripresa delle messe. Che ne pensa?
“Questa è una desacralizzazione o profanazione del sacramento con la quale non dobbiamo e non possiamo scherzare o venire a patti. Passa la linea che il Corpo di Cristo sia fonte di infezione”.
Potrebbe essere però infettato il sacerdote…
“Alt. Se è malato, il sacerdote non celebra messa. E se è infetto, a sua volta infetta calice ed altre parti dell’altare. Penso che tutto questo sia un tentativo di dissacrare la liturgia”.
Come darla?
“Secondo la millenaria tradizione della chiesa e quello che dice il Catechismo e non cambio. Siamo arrivati a circostanze assurde. Penso a preti che hanno elaborato mozioni e petizioni addirittura per rinviare la ripresa delle messe”.
Il protocollo è stato scritto col suggerimento dei virologi…
“I virologi facciano il loro mestiere, ma non si intromettano nella vita della chiesa e della sua liturgia. Ma ci siamo resi conto che dicono organista sì, coro no e via discorrendo? Penso che sia bene ascoltarli nelle cose di scienza, ma stiano al loro posto”
In un libro Benedetto XVI ha detto che lo vogliono silenziare e un noto vaticanista ha sostenuto che il testo non è farina del suo sacco…
“Benedetto XVI, gigante del nostro tempo, con la sua limpidezza dottrinale, infastidisce i cosiddetti poteri forti presenti anche dentro la Chiesa e Papa Paolo VI lo aveva pronosticato. Io sono sconcertato e non è possibile arrivare a screditare lo splendore del pensiero di Benedetto XVI dicendo che non è farina del suo sacco. Lo provino”.
Bruno Volpe