In Puglia, sulla riva dell’ Adriatico, alle porte di Monopoli un grande imprenditore, è paladino di vita e natalità. Parliamo del barone, Grande Ufficiale dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dottor Vito Colucci che ,con mano ferma, ma sapiente dirige il Gruppo Industriale Plastic Puglia, 180 lavoratori, azienda leader in Italia nella plastica e nei sistemi di irrigazione di alta precisione, da 53 anni.
Nel recente passato , Vitantonio Colucci si è fatto promotore di una indovinata iniziativa: bonus una tantum di 6.000 euro in busta paga per ogni dipendente che faceva un figlio. Adesso è andato oltre, con bonus da 300 al mese in busta paga per dodici mesi, sempre per ogni figlio di dipendente.
Ma lasciamo parlare lui che abbiamo intervistato.Barone Colucci, lei tiene alla natalità..”
E’ fondamentale promuovere vita e natalità, lo faccio naturalmente da credente, ma anche da imprenditore. Credo nel matrimonio come unione tra un uomo ed una donna. Pensi che ho lanciato la campagna nazionale ” “matrimoniatevi”, convinto che il matrimonio è l’ unione perfetta di due corpi che si fondono e diventano uno per generare vita. Spiacevolmente, oggi più che mai, specialmente in Italia, si registra un nettissimo calo demografico, i morti sono più dei nati e si avverte, persino a livello economico, questo decremento dello sviluppo demografico. Nascite e matrimoni creano generazioni, anche dentro le imprese . Per questa ragione, a fine di incentivazione delle nascite, l’ anno scorso ho istituito un bonus di 6.000 euro in busta paga una tantum, come premio ad ogni mio dipendente che aveva un figlio. Una gratificazione motivazionale”.
Adesso quasi… raddoppia..” Le ripeto, che anche in termini di cifre, da noi in Italia si ha una decrescita di natalità di oltre il 4 per cento. Allora ho pensato ad altro bonus, con un altro incentivo di 300 euro al mese, per dodici mensilità in relazione ad ogni figlio dei miei dipendenti. Lo sa che che sono nati tre figli?”.
Che altro si sente di dire? “Lo Stato potrebbe forse fare di più per aiutare le famiglia, specialmente le mamme. A loro bisognerebbe a livello statale, dare una concreta gratificazione economica”.
Bruno Volpe