Il Quotidiano di Foggia ha scovato monsignor Tommaso Stenico, rimosso dai suoi incarichi in Vaticano nel 2007 dopo che era stato sorpreso dalle telecamere di La7 ad adescare ragazzi in chat room per organizzare incontri di natura sessuale. “I vaticanisti, subito, parlarono di sospensione e riduzione allo stato laicale imminente per il prete. – spiega l’articolo del giornale pugliese – Stenico venne rimosso dall’ incarico lavorativo, ma abbiamo scoperto che nessun provvedimento canonico è stato mai adottato dal 2007 ad oggi, a differenza del teologo polacco gay subito rimosso e sospeso.” Il riferimento è a Krzystof Charamsa, recentemente sospeso a divinis dopo aver pubblicamente affermato di essere omosessuale e di avere un compagno.
Stenico “celebra regolarmente messa, è incardinato nelle Diocesi di Civita Castellana come si evince dall’ annuario 2015 di quella diocesi. Dice messa a Bracciano e, soprattutto, va in trasferta. Il monsignore che scrive libri e dà conferenze.” Parroci e vescovi confermano che Stenico continua a celebrare. Dunque, “non ha ricevuto sanzioni canoniche, occupa ancora un immobile di proprietà vaticana nel rione Borgo, è incardinato in diocesi. A chi gli sta vicino, il sacerdote confessa: “Io ora guardo avanti e del passato non mi importa niente, ma vorrei chiarezza. Vivo di carità”. E su questo bisogna intendersi: può essere, ma oggi scrive libri, dà conferenze e gestisce un blog.”
Stenico, raggiunto da un giornalista del quotidiano, il collaboratore de La Fede Quotidiana Bruno Volpe, racconta di aver inviato un dossier sui preti gay in Vaticano a Benedetto XVI, ma che “non gli è arrivato perché qualcuno molto, ma molto in alto lo ha bloccato.” Il monsignore insiste di non essere gay e di sapere da tempo dell’omosessualità di Charamsa: “Di lui sapevo, come di altri, circa 300″.
“Dopo Charamsa, il caso Stenico torna di attualità. – prosegue il Quotidiano di Foggia – Non percepisce stipendio e occupa una casa vaticana, sospeso dal lavoro, ma senza nessun provvedimento canonico, il silenzio vaticano: che i trecento profili scoperti siano la sua polizza vita? E perché non li denuncia oggi che l’ aria sembra cambiata? Il giallo vaticano riparte dal Gargano, ma la sensazione è che Stenico sia stato silurato forse con troppa fretta.”