“In tutta la storia della Chiesa, abbiamo visto credenti costruire barriere di ristrettezza e amarezza, quando pensano di essere semplicemente zelanti nel difendere il messaggio di Gesù. L’insegnamento di Gesù non può mai giustificare l’intolleranza o il bigottismo verso le persone che consideriamo diverse. La verità va sempre cercata nell’amore”. Lo ha detto l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin.
“In alcuni ambienti oggi – ha evidenziato mons. Martin – si assiste ad una crescente polarizzazione all’interno della nostra Chiesa. Ci sono quelli che sentono di dover difendere con zelo la Chiesa mentre altri sono intolleranti e irrispettosi verso coloro con i quali sono in disaccordo”. Allargando questo atteggiamento all’intera società, l’arcivescovo ha affrontato il tema del “razzismo” e dell’uso di un linguaggio “intollerante”.
“Ho paura – ha osservato – quando sento storie di intolleranza razzista da parte di gruppi di giovani. Potrebbero non rendersi conto di quanto sia dannoso il loro comportamento. Il linguaggio razzista non è mai divertente. L’intolleranza razzista è sempre un linguaggio pericoloso ed è sempre una strada a senso unico verso la negatività e la mancanza di rispetto. L’intolleranza è sempre un affronto alla dignità di chi ne è oggetto”. Ed ha concluso: “Ovunque l’intolleranza sia entrata con un ruolo dominante nella società, la società è stata impoverita e minata”.