“Sul tema del gender siamo, in tutta Italia, davanti ad una sorta di deriva”. Lo dice il vicepresidente del Senato ed esponente di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Gasparri, perchè parlare di deriva?
“Si è detto, con eccessiva enfasi, che la cosiddetta “buona scuola” di Renzi non fosse una sorta di anticamera del gender nelle aule. Il ministro Giannini lo aveva negato e continua a farlo. I fatti dimostrano il contrario, Trovo questa cosa preoccupante”.
Da credente e cattolico che giudizio da del gender?
“Attenzione. Io qui non sollevo il problema unioni civili e matrimoni gay ai quali anche sono contrario, come alle adozioni, ma penso che il gender sia una falsa cultura, aberrante e deviante, una sorta di grande inquinamento idelogico. Il gender va ben oltre ai diritti dei gay, ci propone una società liquida e priva di precisa identità, anzi ce ne dà addirittura tante: ne ho contate oltre settanta. E’ una sconfitta della identità sessuale e sociale dell’ individuo”.
Che cosa fare davanti all’ avanzata dell’ ideologia gender?
“Occorre ragire culturalmente informandosi ed informando. Ovviamente questa reazione deve avvenire anche in sede politica per bloccare questa deriva “.
Lei è credente. Le piace la Chiesa “in uscita” di Bergoglio?
“Piuttosto che di Bergoglio, parlo di Galantino. Lui non mi piace, preferisco il cardinal Ruini, io sono per quel tipo di Chiesa, magari più conservatrice, ma aderente ai veri valori cattolici. Anche se ultimamente vedo con piacere che Galantino si è un tantino calmato”.
Meglio Ratzinger o Bergoglio?
“Tutti i Papi li sceglie lo Spirito Santo.”
Bruno Volpe