” La crisi economica da Coronavirus è terreno fertile per le mafie”: don Giuseppe De Masi coraggioso parroco di Polistena in Calabria, referente di Libera, lancia il suo allarme in questa intervista.
Don Giuseppe, in una trasmissione tv, il giudice Gratteri ha detto che la crisi economica derivante dal Coronavirus può aiutare le mafie varie…
” Anche io ad una emittente radiofonica ho detto la stessa cosa e mi sembra condivisibile. La mafia o le mafie, che hanno denaro, in queste occasioni si presentano ai bisognosi con la mano pronta per l’ aiuto. Certamente non fanno nulla per nulla, non si tratta di attività filantropica, ma è interessata”.
A che cosa?
” In questo modo i mafiosi diventano agli occhi della gente benefattori e così si assicurano prestigio e potere sociale. Il loro peso, anche politico cresce, hanno maggior influenza. La povertà è sempre terreno fertile per le mafie”.
Inoltre, grazie all’ usura praticata, controllano le attività economiche…
” Questo è un secondo aspetto del loro agire. I mafiosi che hanno tanto denaro liquido, si avvicinano a commercianti ed imprenditori in difficoltà che non trovano credito nelle sedi opportune e legali, le banche. Prestano soldi a tassi naturalmente da usura e quando, spesso, la persona non riesce a rientrare, diventano padroni delle attività. Insomma, controllano il territorio anche dal punto di vista economico”.
Con tutta probabilità alla fine della pandemia faremo i conti con una grande crisi economica, preoccupato?
” La crisi specie al Sud ci stava anche prima. Indubbiamente sono preoccupato perché la povertà aumenta. Lo Stato sociale di fatto è assente. Bisogna correre ai ripari e mettere al centro poveri e bisognosi, cercare la solidarietà e non il profitto. Invece se andiamo avanti così è quasi spontaneo che la gente veda nei mafiosi del salvatori”.
Pensa che il Governo si stia disimpegnando bene?
” Le autorità devono dirci con chiarezza che cosa sta accadendo e che cosa è accaduto. Neppure a mio avviso ha parlato con troppa chiarezza sui motivi e le cause della pandemia, da dove è nato il virus e come si combatte. Insomma invochiamo chiarezza nelle parole e nelle scelte della politica. Mi pare singolare che tutta l’ Italia che produce sia stata chiusa, ma sono rimaste aperte le fabbriche di armi”.
Tagli alla sanità?
” Sconsiderati, è stata depauperata. Bisogna badare molto di più alla salute rispetto al profitto”.
Bruno Volpe