di Mariella Lentini*
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Corrado Miliani nasce nel settembre 1234 ad Ascoli Piceno (Marche) da una ricca e prestigiosa famiglia, figlio di Francesco e della nobildonna Agnese di Marcello Saladini. È solo un ragazzino quando comincia ad inchinarsi davanti al coetaneo e amico Girolamo Masci tutte le volte che lo incontra. A chi incuriosito gli chiede il motivo di tale riverenza, Corrado risponde che nelle mani di Girolamo vede le “Chiavi di San Pietro”, date simbolicamente all’apostolo Pietro da Gesù quando lo designò a diventare il primo papa.
Nessuno crede alla profezia di Corrado. Tuttavia questa si rivela esatta: Girolamo Masci diventa il primo papa francescano con il nome di Niccolò IV. I due amici, uniti dallo stesso desiderio di consacrare la propria vita a Dio, entrano nel Convento francescano di Ascoli Piceno. Girolamo inizia la sua carriera folgorante assumendo, come ottavo successore, il posto di San Francesco alla morte di San Bonaventura.
Diventa, poi, cardinale e, in seguito, papa. Corrado, invece, dopo aver terminato gli studi di teologia a Perugia, si reca in Africa come missionario dove, grazie alle sue prediche, ottiene tante conversioni. Tornato in Italia, gli viene affidato un compito delicato: andare dal re di Francia per convincerlo ad evitare una sanguinosa guerra contro la Spagna. Il frate marchigiano ubbidisce e si reca a Parigi dove esegue la sua missione di pace. Torna in seguito nella capitale francese, dove insegna teologia nella famosa Università della Sorbona.
I prestigiosi incarichi non distolgono Fra Corrado dalla sua modestia: si ciba di pane e acqua per quattro giorni alla settimana, dorme su un’asse di legno e cammina sempre a piedi scalzi. Egli è molto devoto della Santissima Trinità, ha visioni di Gesù e, con la preghiera, compie tanti miracoli. Si trova a Parigi quando il papa Niccolò IV lo chiama a Roma per nominarlo probabilmente cardinale. Corrado parte da Parigi nel novembre del 1288 e nel febbraio del 1289 arriva ad Ascoli Piceno.
Il lungo viaggio intrapreso a piedi nudi lo debilita. Arrivato nella sua città natale, si rifugia in una grotta (oggi detta “Grotta del Beato Corrado” e meta di numerosi pellegrinaggi), dove ama ritirarsi in eremitaggio. Qui muore il 19 aprile 1289.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”