Il Vangelo del giorno
Martedì 9 maggio 2023
Giovanni 14,27-31
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la da il mondo, io la do a voi».
Che cosa è la pace che ci da il mondo? È un regolamento di interessi. Si cerca il modo di far coincidere le esigenze di persone, istituzioni, nazioni, che hanno interessi diversi, e di evitare conflitti tra loro. Nella migliore delle ipotesi si ricerca ciò che è giusto, nella peggiore si cerca invece di favorire gli interessi di chi è più potente, di chi ha più mezzi. Ma anche nell’ipotesi migliore è una cosa esterna all’uomo, non riguarda il suo cuore.
Quale pace ci da invece il Signore? Il Signore ci da una pace completa, che non dipende dalla situazione che c’è fuori di noi, ma da quella che c’è dentro di noi. La pace che il Signore vuole darci nasce dal suo amore. Dal fatto che Dio ci ama, e non ci lascia soli. Questo significa prendere dimora presso di noi. Noi siamo amati da Dio. Dio vuole entrare nella nostra vita, vuole prendere parte ai nostri momenti di gioia, starci vicino nei nostri momenti difficili.
Ricambiando l’amore di Dio noi siamo nella pace. Per Dio l’amore non è un semplice sentimento, tanto meno un’emozione. È il suo essere, la sua natura. E anche per noi l’amore verso Dio non è un semplice moto dell’animo, ma è una decisione di tutto il nostro essere, della nostra intelligenza e della nostra volontà. Amare il Signore e accettare il suo amore significa, in concreto, osservare la sua parola, osservare i suoi comandamenti. Non possiamo amare il Signore e fare ciò che a Lui non piace: amare il Signore e vivere nel peccato è impossibile!
I comandamenti che il Signore ci da non sono un’imposizione inutile. I comandi del Signore sono delle indicazioni preziose che Egli ci da per permetterci di avere la vita e la pace. Non sono una legge esterna a noi, che ci viene imposta dall’alto, ma sono norme costituite da Dio in conformità alla nostra natura. Anche se talvolta osservarle ci costa rinuncia e sacrificio ci sono state date perché osservandole noi possiamo vivere nella pace. Quella pace che nasce dall’amore di Dio.