Il Vangelo di Mercoledì 19 luglio 2023
Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-27
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI
Questo Vangelo sembra dirci che meno ne sappiamo, delle cose di Dio, e meglio è. Qualcuno potrebbe intendere che Gesù dica: «restate ignoranti che capirete meglio! ». È paradossale. Pensandoci bene il sistema di chi vuole dominare sugli altri è quello di lasciare ignorante il popolo. Santi e beati nella Chiesa ci hanno sempre detto il contrario: è un male che i Cristiani non conoscano le cose più importanti della fede.
Come è dunque possibile pensare che il Signore Gesù ci chieda di rimanere ignoranti, in materia di fede? Il Signore non ci chiede di rimanere ignoranti, l’ignoranza è sempre un male. Ci chiede di essere piccoli, cioè di riconoscere in Qualcuno di più grande Colui che ci guida, che ci insegna la verità, che ci da una legge morale che ci serve a vivere bene con Dio, e vivendo bene con Dio ci aiuta a vivere bene con noi stessi, con gli altri e con il mondo. L’errore non è certo quello di impegnarsi a cercare la verità nelle cose di Dio, l’errore è quello di voler fare tutto da soli, di voler fare a meno della Rivelazione di Cristo, della sacra scrittura, della tradizione della Chiesa, del magistero autentico della Chiesa che le interpreta e le rende applicabili alle situazioni sempre nuove che la vita propone. L’errore è quello di voler fare a meno di Dio nella ricerca della verità, nel voler fare a meno di Dio nella propria vita. È il desiderio di autosufficienza da Dio, quel desiderio che ha portato Lucifero alla ribellione e i progenitori a dare ascolto al sibilo del serpente anziché alla voce di Dio. Il Signore le sue cose le rivela ai semplici, cioè a coloro che accettano di lasciarsi guidare da Dio attraverso la Chiesa. Invece le nasconde a quelli che si credono sapienti, che pensano di conoscere già tutto. Quando Dio nasconde la sua verità la vita diventa confusa, arida, priva di significato. Magari agli occhi del mondo è una vita di successo, ma lascia a lungo andare il cuore vuoto e un senso generale di insoddisfazione. Lasciamoci guidare da Dio, attraverso la sacra scrittura e il magistero autentico della Chiesa, che la interpreta in modo corretto. Allora la nostra vita, anche in mezzo alle difficoltà di ogni giorno, sarà luminosa, perché la luce della verità di Dio ci mostra il senso della nostra esistenza e ci scalda il cuore anche nei momenti più difficili.