Ti è piaciuto? Condividi!

Il Vangelo di Sabato 12 agosto 2023
Dal vangelo secondo Matteo 17,14-19


In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».  

COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI

Il tema di questo brano di Vangelo sembra essere la mancanza di fede. È la mancanza di fede che impedisce al ragazzo do guarire. La mancanza di fede della gente (il padre, che viene rimproverato da Gesù come incredulo) e i discepoli, che per la loro poca fede non sono riusciti a guarire il ragazzo. Il discepolo non agisce per forza propria, tutto quello che di buono riesce a fare lo fa per la potenza del Signore, di cui per grazia è reso partecipe. Se viene meno la fiducia in Dio il discepolo è senz’armi contro il male. Non è necessario avere tanta fede, ne basta poca (un granello di senape!), purché questa fede sia autentica, purché si creda sinceramente che Gesù vuole e può salvarci dal male. Facciamo nostra la preghiera del padre del ragazzo, riportata nel brano di Marco, parallelo a quello di Matteo che stiamo commentando:  «Io credo Signore, ma tu aiuta la mia incredulità!».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.