Sono in corso da mesi accese polemiche in Canada, in particolare nell’Ontario, su un controverso curriculum sull’educazione sessuale (vedi qui: http://www.edu.gov.on.ca/eng/curriculum/elementary/health.html) che molti genitori di studenti cristiani rifiutano decisamente. L’ultima triste novità riguarda il cardinale Thomas Collins di Toronto. Jim Wilson, un membro della Legislative Assembly dell’Ontario dal 1990, leader del MPP (un partito Progressive-Conservative) ha dichiarato che il cardinale lo ha invitato personalmente, nel mese di febbraio scorso, a fare colazione da lui prima del rilascio del curriculum sull’educazione sessuale. Wilson ha formulato le sue osservazioni nei giorni scorsi, parlando ad una conferenza con degli studenti universitari e ha detto che si è sentito “accreditato” dal Cardinale Collins sulla decisione da prendere in merito all’introduzione del curriculum.
“Noi non vogliamo fare un grande problema su questo”, avrebbe detto il cardinale, secondo le parole di Wilson. Il portavoce dell’arcidiocesi di Toronto, Neil MacCarthy, ha smentito il racconto di Wilson. Non ha negato che l’incontro c’è stato, ma ha fortemente criticato cioè che ha detto Wilson. “L’arcidiocesi, come regola generale, non commenta sulla natura di questi incontri privati”, ha detto MacCarthy. “tuttavia, il cardinale Collins non è d’accordo, con veemenza, con quanto ha riferito il signor Wilson, circa le modalità di riunione e le osservazioni attribuite a Sua Eminenza che risultano grossolanamente inesatte”. Il giornale LifeSiteNews, però, ha chiesto al cardinale la sua posizione sul curriculum sessuale, ma questi non ha voluto affrontare la questione.
Purtroppo c’è da dire che tra i vescovi canadesi nessuno si è opposto pubblicamente al curriculum sessuale, a parte l’Arcivescovo di Ottawa, Terrence Prendergast, che ne ha fatto una presentazione forte avvertendo che “minaccia il fondamentale diritto dei genitori ad educare i loro figli nella dimensione morale del comportamento sessuale”. Il Cardinale Collins, invece, si era limitato a pubblicare una lettera dove si afferma che le scuole cattoliche avrebbero dovuto insegnare il curriculum dopo alcuni adattamenti che un gruppo di educatori cattolici (dell’Institute for Catholic Education) avrebbe apportato per implementare il curriculum in un modo che “fosse coerente con gli insegnamenti cattolici e adeguati al contesto di una classe cattolica”. I critici hanno messo in evidenza il fatto che, in pratica, l’approccio dei vescovi dell’Ontario abbandona gli studenti cristiani al sistema pubblico, così che essi non vedranno attuati i programmi in accordo con la loro fede. Purtroppo non è la prima volta che il Cardinale Collins viene tirato in ballo da genitori cattolici che si lamentano delle sue scelte.
Nel 2012 c’è stato un negoziato, a porte chiuse, tra il cardinale e il governo per accettare un disegno di legge (Accepting Schools Act, Bill 13) che ha introdotto una accettazione dell’omosessualità e dell’ideologia transgender contraria alla morale sessuale cattolica. Quando la legge è stata approvata, il cardinale Collins, di fronte alle proteste dei genitori cattolici, aveva reagito dichiarando che l’atto oramai era legge, con grande costernazione dei genitori e dei gruppi che avevano lavorato insieme per mesi per fermare la legge. In queste settimane, il curriculum di educazione sessuale, implementato nelle scuole con l’arrivo dell’autunno, continua ad essere contrastato da migliaia di genitori, e non solo cattolici. Hanno protestato, infatti, anche altre correnti religiose e culturali come gli indù, i sikh, i musulmani che temono per l’integrità dei loro figli, visto che in nessuna parte del programma si parla dell’attività sessuale in relazione al matrimonio, all’amore e alla responsabilità personale.
Il curriculum sessuale dell’Ontario segue in larga misura l’ideologia sessuale Planned Parenthood/SIECUS, che sostiene che il piacere è l’unico scopo dell’attività sessuale, che gli esseri umani di ogni età hanno il diritto all’attività sessuale e che il comportamento sessuale umano non è diverso da quello degli animali. Inoltre sottolinea che nessuna forma di attività sessuale è anormale, e i “tabù” sessuali, imposti da certe società o religioni, “devono essere superati per il bene della libertà sessuale”. Per conseguire tali obiettivi, il programma di educazione sessuale dell’Ontario insegna ai bambini la “familiarità” con i loro organi sessuali e quelli del sesso opposto. Sono date informazioni su come usare correttamente i contraccettivi e sul come dare il consenso sessuale a qualcuno che chiede di fare sesso. Inoltre viene “normalizzata” l’omosessualità e le pratiche omosessuali. Lo psichiatra americano Miriam Grossman ha criticato il curriculum perchè “basato su un’ideologia sessuale, non sulla scienza”.
Matteo Orlando