di Mariella Lentini*
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Due secoli prima che nascesse San Francesco d’Assisi, in Belgio un altro personaggio meno famoso, ma altrettanto speciale, decide di regalare tutto quello che possiede ai poveri. Guido nasce intorno al 950 nella regione belga del Brabante (Belgio). È un povero contadino che lavora come garzone. È buono, generoso, mite, credente in Dio. Regala tutto quello che ha ai poveri e agli ammalati che non possono lavorare. A volte rinuncia alla sua razione di pane per donarla a chi non ha nulla da mangiare. Guido, però, vuole fare il bene senza clamore, perché è molto umile. Così, spesso, nella sua bisaccia, per farla sembrare piena, mette la terra al posto del suo pane. Un giorno, con grande meraviglia e gioia, aprendo la sua bisaccia invece della terra trova del buon pane appena sfornato. Si tratta di un prodigio di Dio. Guido coltiva la terra con tanto impegno, ma sogna di stare ancora più vicino al Signore. Accetta, quindi, la proposta di un sacerdote di Laken, vicino a Bruxelles, che gli chiede di fargli da sacrestano.
Guido è felice della sua nuova vita. Pulisce la chiesa, aiuta il sacerdote e i poveri che si rivolgono a lui non restano mai a mani vuote. Infatti il più grande desiderio di Guido è quello di migliorare la condizione misera dei bisognosi che gli vivono accanto. Per questo motivo raccoglie le offerte di chi, essendo ricco, ha pure un cuore generoso. Un giorno, decide di iniziare un’attività commerciale impegnando tutti i suoi beni. Il sacrestano lo fa mosso dalla speranza di accumulare ancora più denaro per i poveri. Però la prima nave carica di merce affonda nella Senna, lasciando Guido senza un soldo. Il sacrestano capisce che da lui Dio non vuole commerci e affari. Prega e intuisce che deve spogliarsi di tutto e camminare per il mondo, per parlare di Gesù e andare a visitare i luoghi cari ai cristiani.
Guido diventa un pellegrino poverissimo e, per sette anni, viaggia senza fermarsi. Dal Belgio si reca a Roma e poi arriva fino in Terra Santa, a Gerusalemme, nei luoghi dove è nato e vissuto Gesù. Torna in Belgio e, arrivato ad Anderlecht nei pressi di Bruxelles, si ammala dove nel 1012 muore. San Guido, molto venerato in Belgio, riposa nella Basilica di Anderlecht, a lui dedicata. È protettore dei sacrestani e, poiché è stato contadino, protegge agricoltori, stallieri, braccianti, scuderie, cocchieri e, soprattutto, i cavalli da aratro.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”