di Mariella Lentini*
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D’estate fa tanto caldo. L’inverno è rigido, il freddo pungente. La pianura sorge accanto a due fiumi che s’intersecano fra di loro: il Tanaro e il Borbore. La terra è bagnata dalla pioggia, la neve imbianca i colori. La nebbia, sempre presente da queste parti nei mesi più freddi, avvolge tutto, rendendo l’atmosfera magica e misteriosa. E spesso la realtà si confonde con la leggenda. Siamo nell’anno 700, durante la dominazione longobarda, sotto il regno di Liutprando. Gente rude: poche parole, poca cultura, pochi scritti. Il santo festeggiato oggi nasce in quel periodo e le notizie su di lui scarseggiano. Di certo si sa che è il patrono di Alessandria, città piemontese. Baudolino, questo è il suo nome, nasce a Villa del Foro, una frazione di Alessandria. La sua famiglia è nobile e molto ricca. Baudolino potrebbe avere tutto per essere felice. Chissà quanti vorrebbero essere al suo posto e provano invidia nei suoi confronti! E invece no. Baudolino non è soddisfatto della sua vita. La sua mente è altrove. Il suo cuore anela a qualcosa di più elevato. La sua anima è rivolta al Cielo e a Dio. Per lui il lusso non ha nessun valore e ne fa volentieri a meno. Abbandona tutto e tutto regala ai poveri, poi scappa. Fugge via, alla ricerca di un luogo solitario, immerso nella natura, dove nascondersi e vivere solo in funzione del Signore.
Quale luogo più adatto di una pianura adagiata sulla riva di un fiume? Va a vivere in una misera capanna mentre la sua fama cresce. Baudolino, infatti, possiede poteri che gli provengono da Dio come il prevedere l’accadimento dei fatti. Baudolino viene raffigurato in abiti vescovili poiché si ritiene che sia stato vescovo di Alessandria, e circondato dalle oche. Si narra, infatti, che, attorno alla sua capanna, si radunasse un gruppo di oche attente ad ascoltare le parole dell’eremita. Baudolino muore verso il 740 a Villa del Foro. La città di Alessandria nomina come suo patrono San Baudolino e ogni anno, a novembre, organizza una fiera in suo onore con i prodotti enogastronomici di eccellenza del suo territorio come tartufi, funghi, vino, miele. Il famoso scrittore alessandrino Umberto Eco (1932-2016) si è ispirato proprio a questo santo, chiamando Baudolino il protagonista di un suo romanzo storico (Baudolino, Bompiani 2014).
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”