Domenica 13 dicembre, come in varie altre diocesi del mondo, anche a Venezia si vivrà il momento diocesano di inaugurazione dell’anno giubilare con l’apertura della Porta Santa nella basilica cattedrale di San Marco e poi, nel prossimo mese di gennaio 2016, sono previste quelle a Santa Maria Assunta di Borbiago e a Santa Maria Concetta di Eraclea. Monsignor Francesco Moraglia, in un messaggio ai fedeli della sua Diocesi ha invitato lasciarsi “tutti scuotere, provocare e guidare dalla particolare grazia che caratterizza un momento così singolare nella vita della Chiesa”, come è un Giubileo.
«Ognuno di noi – continua il Patriarca di Venezia – ha un bisogno assoluto di misericordia. Da ricevere e da donare. Da condividere con tutti. Ma, appunto e prima di tutto, da accogliere. La misericordia di Dio per noi ha un volto: è quello di Gesù». Il ritorno al volto e quindi alla persona di Gesù «vero Dio e vero uomo, attraverso una profonda e concretissima conversione di vita, sia il percorso e, insieme, il frutto di questo Giubileo straordinario della Misericordia appena avviato e che ora interpella ciascuno di noi ed ogni comunità ecclesiale, chiedendoci di essere interlocutori sempre attenti, disponibili, liberi e, in primo luogo, tutti pronti alla conversione: pastori e fedeli». Monsignor Moraglia conclude invocando Maria Santissima.
«Ci accompagni in questo cammino Maria, che invochiamo come Immacolata e Madre di Misericordia: è Lei l’immagine più autentica e riuscita dell’umanità nuova che è capace, finalmente, di “abitare” e trasformare nel bene tutte le relazioni umane, la vita delle nostre case e delle nostre città. Ottenga per tutti noi – specialmente per chi avverte di più il peso e le fatiche del vivere, le afflizioni e le difficoltà del tempo presente – la grazia di riscoprire la gioia della tenerezza di Dio».
Matteo Orlando