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di Maria Rachele Ruiu*

La condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, responsabile dell’efferato omicidio di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago che portava in grembo, al settimo mese di gravidanza, è un atto dovuto, nell’atroce e immenso dolore che provano i familiari e gli amici. Tra le aggravanti accolte c’è quella dell’interruzione gravidanza non consensuale, che non rende pienamente giustizia al piccolo Thiago.

Le vittime di questo atroce crimine, infatti, sono due, perché due sono le vite brutalmente interrotte: quella di Giulia e quella di Thiago. Per questo è urgente che il Parlamento discuta e approvi il disegno di legge che punisce l’uccisione di una donna incinta come un vero e proprio “duplice omicidio”, già presentato in Senato e sostenuto dal 76% degli italiani secondo un rilevamento commissionato all’istituto Noto Sondaggi.

Questa riforma dell’ordinamento penale la dobbiamo a Giulia e Thiago, per rendere pienamente giustizia a entrambi e a tutte le donne vittime di violenza insieme alla vita umana che custodiscono in grembo.

* Portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus

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