«La Chiesa è Madre. Non può restare insensibile e assente al dolore di tanti suoi figli e figlie. Tra l’impotenza della medicina e della psicologia da una parte e il ricorso alienante ai guaritori e alla magia dall’altra, la Chiesa deve scuotersi e mobilitarsi contro le forze delle tenebre, perché esse regnano lì dove non c’è luce. Dobbiamo far risplendere la luce di Gesù: la sua Parola, la sua Eucaristia, la sua Croce, la sua Immagine (Gesù Misericordioso), il suo Sacrificio (la Santa Messa) più che possiamo, perché contro la luce le tenebre non possono prevalere! Sia la Luce!».
Padre Giuseppe Tagliareni, classe 1943, laureato in Medicina a Palermo nel 1968, ordinato sacerdote nel 1976 a Torino, da circa un trentennio è impegnato in prima linea nella lotta contro il demonio (specialmente nel campo, più volte ricordato nei Vangeli, delle persone disturbate da mali oscuri o malefici). Fondatore dell’Opera della Divina Consolazione (nata per ispirazione a Sciacca – Arcidiocesi di Agrigento – nel 1983, presente anche su internet: www.divinaconsolatio.it), Padre Tagliareni affronta in questa intervista numerose e interessanti tematiche.
Chi è Satana? Come immaginarlo?
«Satana è il diavolo, il capo dei demoni, l’angelo ribelle a Dio che trascinò nella sua ribellione altri angeli, che furono tramutati in demoni. Essi si oppongono a Cristo e a Dio. Sono invidiosi dell’uomo e ordiscono per la sua rovina. Solo Dio li può debellare. San Michele, capo degli angeli fedeli, ha vinto Satana ma con l’aiuto di Dio. La guerra tra angeli buoni e angeli cattivi continua sulla terra e così sarà fino alla fine del mondo. Il demonio vuol prendere il dominio completo sugli uomini per farsi il suo regno, in opposizione al Regno di Gesù Cristo, Dio fatto uomo. Gli angeli sono puri spiriti (senza corpo), perciò non si possono rivestire di immagini, se non per nostro comodo. Essi sono dotati di pensiero intuitivo e grande potenza sul creato, ben più di un genio umano; essi ci superano immensamente, ma non possono fare tutto ciò che vogliono, perché Dio mette dei limiti e difende la nostra libertà».
Il demonio può localizzarsi in un uomo, in una sua parte, in un luogo? E può coabitare con lo Spirito Santo?
«Con la permissione di Dio si può “localizzare” e allora dà segni della sua presenza malefica che rimane invisibile, segni che sono diversi ma che superano la “normalità”. Il libro di Giobbe descrive bene quello che il demonio può fare: disgrazie, infestazioni, morie di animali, tempeste, incursioni di briganti, morti improvvise, malattie incurabili, etc. Egli non può coabitare con lo Spirito Santo che è Dio, come le tenebre non possono resistere se c’è luce. Tuttavia, se Dio lo permette, anche una persona santa può essere temporaneamente posseduta nel corpo, mentre Dio abita nel cuore e nell’anima di questa persona. Ciò è permesso per un disegno meraviglioso di Dio, che si avvale anche di Satana».
Non potrebbe Dio bloccare l’azione di Satana? Non potrebbe bloccare l’opera degli stregoni e dei maghi?
«Certo che può e alla fine lo fa sempre. Ma Dio dà anche a Satana la libertà di agire, di tentare, ma sempre entro certi limiti. Così pure, stregoni e maghi possono fare i loro riti e magie, che hanno effetti limitati anche se pericolosi. La stessa cosa vale per un mafioso o per uno spacciatore: Dio permette loro di agire e anche di fare il male, ma fino ad un certo punto. In ogni caso vale la regola generale: Dio permette un male solo per ricavarne un maggior bene. Bisogna sapere che molti si riavvicinano a Dio e alla Chiesa dopo essere stati scottati dalla magia e dall’azione diabolica su di loro».
Molti non credono nel demonio e pensano che tutto sia spiegabile con teorie psicologiche o psico-analitiche. Che ne dice?
«Ognuno può credere quello che vuole. Bisogna però vedere se le sue teorie tengono e se riesce a liberare coloro che sono oppressi da disturbi malefici. Con l’esorcismo ci si riesce, anche se faticosamente. Nei casi di vera “possessione” la psicologia e la psicanalisi non possono fare nulla. Ci si trova davanti una entità sconosciuta e terribile che prende il posto della persona e domina il suo corpo ora più ora meno, facendogli fare cose inspiegabili con le leggi naturali. L’esistenza del demonio è rivelata da Dio stesso e Gesù lo combatté sempre e diede ai suoi discepoli il comando di “cacciare i demoni”».
Gli esorcisti interrogano il demonio e ne ottengono risposte. Ma se il demonio è il principe della menzogna, che cosa di utile si può ottenere ad interrogarlo?
«Se l’esorcista interroga il demonio, lo fa non per vana curiosità ma per possederne il nome e umiliarlo col nome di Gesù. Egli non resiste a questo nome e non gli va affatto di dirlo. Non lo dice mai. Piuttosto, dice: “Quello”. In un esorcismo, dopo parecchie preghiere fu chiesto al demonio: Chi è “Quello”? Quello che ha le piaghe alle mani e ai piedi?”. Ed egli rispose a tono, dicendo in un lamento: “Io gliele ho fatte … e Lui dona la vita!”. Si vede chiaramente che egli è costretto a glorificare Gesù, anche se lo odia mortalmente. C’è una forza che lo fa parlare per dare gloria a Dio e far crescere ancor più nella fede l’esorcista stesso e quelli che l’assistono».
Esiste dialogo tra Dio e Satana?
«Non lo sappiamo. Di certo Satana urla e bestemmia continuamente Dio. Nella Bibbia, dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio maledisse il serpente (diavolo) e lo condannò a strisciare e ad essere calpestato dal tallone del Figlio della Donna (la Madonna). Nel libro di Giobbe pure vi è un dialogo tra Dio e Satana, ma è figurativo. Nei Vangeli si vede Gesù che a volte interroga i demoni e poi li caccia, ma non dialoga con loro».
I messaggi di Medjugorje parlano spesso di Satana. Si può dire che egli oggi sia più forte che nel passato?
«Sì, non perché sia cambiato, ma perché gli uomini oggi peccano molto di più che nel passato. È il numero di peccati che dà potere a Satana. Oggi poi, questi sono enormemente aumentati per mezzo della televisione e di internet che entrano in tutte le case e spengono la preghiera e il dialogo tra gli sposi. Molte persone non frequentano più né la Chiesa né i Sacramenti e così cadono sotto il potere del Maligno. Basti vedere gli aborti, i divorzi, l’abuso di alcol, la droga, i delitti che si fanno e gli scandali che si diffondono in pochi minuti per il mondo intero, mentre il bene non fa notizia».
Cos’è un maleficio? Le gelosie e le invidie possono causare mali malefici?
«Il “maleficio” è un male fatto per mezzo del demonio, invocato apposta da un operatore dell’occulto (mago o megera) mediante un rito. Satana scimmiotta così quello che fa Dio mediante i Suoi Sacerdoti e i Suoi Sacramenti per il bene dei Suoi figli; il demonio fa lo stesso, ma in negativo, con i suoi falsi sacerdoti (maghi) e falsi sacramenti (fatture, talismani, amuleti, etc.). Dio dà benedizioni e Satana maledizioni. Le invidie e gelosie possono causare dei mali malefici se durano da anni. Esempi di tali mali sono: mali agli occhi e alla testa, impedimenti nello studio e negli esami, impedimenti nel matrimonio e nell’avere figli, rovine economiche, incidenti a catena, disturbi che sembrano malattie senza esserlo, etc».
Che valore protettivo ha portare al collo immagini sacre?
«Sono molto in uso medaglie, crocifissi, scapolari… Queste cose proteggono dal male, perché portano una Benedizione. Tuttavia bisogna osservare due cose: che non sono talismani e che non sono assoluti. E cioè, ci vuole sempre la fede e la pratica della vita cristiana (preghiera, S. Messa, etc.)».
è vero che il miglior esorcismo è la confessione?
«Sì, se si vuole togliere potere al demonio su di noi. Il suo potere infatti, è legato al peccato; e i peccati si tolgono con la Confessione. No, se si vuole usare la Confessione a posto dell’Esorcismo, quando c’è una possessione. In questo caso ci vogliono tutt’e due».
Che cosa dice, riguardo agli esorcismi, la Chiesa Cattolica?
«Dice che il Divin Salvatore ha lasciato alla sua Chiesa il potere di cacciare i demoni e vuole che così si faccia, come faceva Lui stesso. D’altra parte, poiché si tratta di un ministero difficile, il Diritto Canonico prescrive che il Vescovo dia questo incarico a Sacerdoti particolarmente preparati, forti nella fede e integri di costumi, anche se di per sé chiunque nel nome di Gesù può fare preghiere di liberazione, anche un laico. In oriente spesso questo ministero è affidato ai monaci, anche se non son preti».
Ci sono esorcisti più forti ed esorcisti più deboli, o l’uno vale l’altro?
«Ci sono sempre delle differenze tra gli uomini e questo vale anche nel campo degli esorcisti. Chi libera è sempre Gesù e la liberazione spesso non si sa quando avverrà. Molti Santi sono stati ottimi esorcisti, come S. Benedetto, S. Francesco d’Assisi, S. Domenico, S. Caterina da Siena, S. Pio da Pietrelcina, etc. Negli esorcismi si ha maggiore efficacia invocando certi Santi e usando certe reliquie, che il demonio non sopporta».
Che differenza c’è tra un mago e un esorcista?
«Il mago ha dei poteri concessi dal demonio; l’esorcista ha poteri dati da Dio con l’ordinazione o col Battesimo. Il mago accredita se stesso per guadagnarci col suo “lavoro” e fa pagare salato i suoi servizi; l’esorcista non ci guadagna nulla sul piano economico: gli esorcismi non si pagano, anche se a volte durano più ore, mesi e anni. Gesù ha detto agli Apostoli: “Gratuitamente avete ricevuto; gratuitamente date”. Chi ci guadagna è l’anima e i parenti, che si avvicinano tutti a Dio e ne vedono la potenza».
Come dobbiamo regolarci di fronte ai laici che benedicono?
«In famiglia o in seno a gruppi di preghiera, un laico può benedire nel nome del Signore ma non fare esorcismi né interrogare il demonio. Eviti pure d’imporre le mani ad alcuno. Se nelle preghiere succedono fatti strani, è necessario avvisare il sacerdote responsabile e se è il caso anche il Vescovo, perché sia consultato un esorcista. Altra cosa è la preghiera d’intercessione per le persone oppresse, che è sempre utile e può ben affiancare l’opera di un esorcista».
Il fatto di non trovare esorcisti o esorcisti validi spinge ad andare dai maghi. È peccato? E se si viene davvero guariti? È peccato andare da cartomanti?
«La chiesa condanna il ricorso ai maghi, perché essi lavorano con poteri occulti dati dal demonio, il quale non va certo contro se stesso. Furbamente egli il male non lo toglie del tutto, ma lo cambia e lo rende più forte. La Bibbia proibisce di consultare simili operatori e anche chi invoca gli spiriti, chi fa opere di magia e stregoneria, chi pretende di predire il futuro, chi fa sacrifici umani (come nelle sètte sataniche): sono cose abominevoli che attirano i fulmini di Dio su chi li fa. Chi si mette col “maledetto” (Satana) avrà parte delle sue maledizioni».
Quali sono i principali ostacoli che incontra un esorcista?
«Tanti: la mancanza di fede e di costanza, l’insufficiente preghiera di lui e delle persone coinvolte; la passività, per cui si attende quasi la bacchetta magica nelle mani dell’esorcista e non ci si impegna a cambiare vita. Altri ostacoli sono impedimenti di vario genere che Satana mette per non fare arrivare dall’esorcista, per esempio: incidenti di macchina, febbri strane, sonno malefico, etc. Un forte ostacolo è l’incredulità dei preti sull’azione del demonio e la riluttanza dei Vescovi a nominare esorcisti per la propria diocesi. Molti di loro credono di fare bene ad essere increduli, a non vedere il demonio dappertutto, a mandare le persone dallo psicologo o dallo psichiatra e pensano che parlare oggi di possessioni e di malefici fa ritornare al Medio-Evo. Ma purtroppo, non risulta che il demonio sia andato in pensione! … E quando non si crede alla sua presenza, gli si fa un gran piacere perché può “lavorare” indisturbato. E’ molto interessante leggere un libro di un grande esorcista recentemente scomparso: p. Pellegrino Ernetti, “La catechesi di Satana”, in cui il demonio è costretto a rivelare tante cosette interessanti, che a lui piacciono o dispiacciono».
Che relazione c’è tra libertà e tentazioni e poi tra libertà e possessione diabolica?
«La libertà è una dote che il Creatore ha dato all’uomo e nessuno può togliere, anche se il suo esercizio è spesso condizionato da molti fattori. Nella tentazione è dato a Satana il tempo di mettere alla prova la nostra libertà di aderire a Dio o al peccato. La tentazione può essere molto forte, ma Dio non permette che siamo tentati oltre le nostre forze e ci dà sempre la via d’uscita, se lo vogliamo. La possessione invece, viene addosso come una malattia, senza che uno l’abbia voluto o desiderato; di solito la libertà non è tolta del tutto. Durante l’esorcismo, se c’è vera possessione emerge il demonio dentro il corpo della persona. Egli allora può anche bestemmiare e dimenarsi, sputare e dare calci o morsi; ma la persona non ricorda nulla di quanto avviene durante l’esorcismo e non è responsabile di quanto dice con la sua bocca o fa con le sue mani: un altro opera in lei».
Perché Dio permette che un bambino innocente possa già nascere con disturbi malefici, o addirittura con una possessione diabolica?
«C’è sempre un disegno divino nelle cose, specialmente nella sofferenza di un innocente. D’altro canto, il più innocente e sofferente è Gesù Cristo crocifisso. Ma con la sua croce Egli ha redento il mondo. Si può dire che se chi soffre è colpevole, la sua sofferenza serve soprattutto a lui per purificarsi ed espiare i suoi peccati; se chi soffre è un innocente, la sua sofferenza serve per altri e a lui sarà dato un grande premio da Dio».
Gesù liberò da Satana?
«Sì, ma la vittoria di Cristo Capo deve passare alle sue membra, che sono i cristiani e poi nel mondo intero, dove purtroppo regna Satana. La lotta, iniziata alle origini dell’umanità dunque, continua ad ogni generazione, fino alla fine del mondo. Però con Gesù in noi, abbiamo la vittoria sicura; così con la Madonna che intercede per noi: Satana non la può sopportare, perché è la creatura “tutta Santa”, la più amata da Dio e lo strumento della Sua incarnazione tra gli uomini. Su chi è devoto della Madonna, Satana non ha potere».
Sono colpiti dai disturbi satanici più uomini o donne? Più giovani o vecchi?
«Non ci sono statistiche certe, anche perché per molti anni dopo il Concilio Vaticano II (1962-65) la Demonologia è stata messa in soffitta. Solo di recente le cose stanno lentamente cambiando. In Italia ci sono ormai parecchi esorcisti, ma non in numero sufficiente; in Spagna e Portogallo sono pochissimi. In altri stati europei nessuno. Ma le possessioni non mancano mai, tanto più quanto meno ci si avvicina a Dio e si pecca. Più colpite sembrano le donne e gli adulti».
Aiutare un indemoniato comporta danni come, ad esempio, le vendette di Satana?
«No. Siamo protetti dai nostri santi Angeli custodi e dalla Madonna. Nessuna paura. D’altro canto bisogna pregare e usare Sacramenti e Sacramentali».
Quali sono i sintomi che fanno pensare agli esorcisti di un intervento di Satana?
«Sono tanti, ma bisogna credere sempre che si possa trattare di disturbi patologici, tranne che non si dimostri il contrario. Per questo è utile fare delle diagnosi mediche e psichiatriche. Molti disturbi però si evidenziano durante gli esorcismi. Ne citiamo alcuni: parlare o capire lingue straniere mai studiate, conoscere cose occulte, sviluppare una forza superiore di molto alla propria costituzione fisica, avversione al sacro (ai Santi, alle reliquie, all’acqua benedetta, alle preghiere dell’esorcista, alla santa Comunione, alla Messa, alla stola del sacerdote e alla sua mano o al soffio sulla faccia, alla croce e al Crocifisso, etc.). Le persone possedute soffrono moltissimo: vengono bloccate nei loro movimenti, tormentate nei pensieri, impedite di pregare, di uscire a volontà, di lavorare serenamente; a volte sono vessate nel corpo con dolori e striature di sangue, graffi, incisioni, sonno malefico o al contrario insonnia invincibile, rifiuto del cibo o al contrario bulimia infrenabile. Questi e altri sono i disturbi più frequenti; ma bisogna saper fare una diagnosi precisa, anche con l’aiuto di una equipe di specialisti che lavorano insieme con l’esorcista. Non bisogna veder il demonio dappertutto, ma neanche chiudere gli occhi!».
Cosa dire delle sètte sataniche?
«Le sètte sono un pericolo sociale da non sottovalutare. Esse adesca no sempre nuovi adepti specie tra i giovani, come dimostrano statistiche a livello nazionale. Bisogna che tutta la Chiesa si scuota e si mobiliti contro le forze delle tenebre».
Matteo Orlando