Il cardinale cubano Jaime Ortega y Alamino sostiene che papa Francesco abbia influenzato la scelta del presidente statunitense Barack Obama di riallacciare le relazioni con Cuba. Il cardinale, in visita a New York per ricevere un dottorato honoris causa da parte dell’università gesuita di Fordham,ha chiarito, nel corso di una intervista, l’importante ruolo che il pontefice ha avuto nel ristabilimento dei rapporti tra l’Avana e Washington, chiarendo che il Papa farà di tutto per creare nuove relazioni “tra i Paesi ed i popoli, per un cammino comune che risolva i problemi con le parole.”
Ortega ha riportato quello che gli ha raccontato Francesco: quando il pontefice si è incontrato con Obama gli ha menzionato il problema Cuba e che Barack gli ha risposto, in quell’occasione, spiegandogli i problemi politici, le leggi sull’embargo in vigore ed il fatto che si trattava di una situazione che risaliva addirittura a prima della nascita del presidente. A quel punto, il Papa gli avrebbe detto che è ormai giunto il tempo di cambiare e di ripensare il ruolo di Cuba nell’America Latina, chiarendo che la politica del governo Obama e dei futuri governi statunitensi dovrà per forza passare dalle relazioni con Cuba. Ortega riporta che Obama restò impressionato da questa visione politica del Papa.