“Se passa il ddl Cirinnà, si aprono la porta e la strada alla teoria del gender. E il primo passo.” Lo dice, preoccupato, Massimo Gandofini, neurochirurgo e Presidente del Comitato Difendiamo i nostri Figli, promotore del prossimo Family Day di Roma.
Dottor Gandolfini, che cosa vi proponete con la manifestazione di Roma?
Bene dirlo subito e chiaro. Noi non vogliamo mezze misure, modifiche o pasticci sulla Cirinnà. Il nostro obiettivo è che quella legge sia ritirata senza se e senza ma. Si tratta di un provvedimento legislativo che non va bene non solo per quanto riguarda le adozioni, che certamente è la parte maggiormente sbagliata”.
Per quale ragione avete una posizione tanto radicale sul ddl Cirinnà?
Qui non si tratta di un provvedimento a tutela dei diritti delle singole persone. Questi diritti, se ben vediamo, sono già tutelati dalle norme in vigore e dalla stessa giurisprudenza. In ogni caso, se davvero si vogliono salvaguardare con intervento legislativo questi diritti, benissimo, lo facciano, ma prima ritirino la Cirinnà e dopo ne parliamo. Tuttavia non credo che la legge in discussione abbia la finalità di proteggere i diritti, va ben oltre.
Cioè?
Fermo restando, come le ho detto, che è auspicabile un ritiro netto, il vero interesse della legge è l’ equiparazione delle unioni omosessuali alla famiglia tradizionale, al matrimonio. E non possiamo paragonare affatto le unioni omosesssuali alla famiglia formata da uomo e donna uniti in matrimonio. La Cirinnà con artifici e giri di parole, vuole appunto questo. In più ed è la pagina maggiormente inaccettabile, ci sta il tema delle adozioni dei bambini per le coppie omosessuali. Non è assolutamente accettabile, in quanto così lediamo il diritto e l’ interesse del minore ad una piena ed armoniosa genitorialità assicurata solo da un padre uomo e mamma donna. Senza tacere che questa adozione di fatto apre e spalanca le porte alla abominevole pratica dell’ utero in affitto e dunque ad una sorta di mercato delle nascite”.
Chi spinge per questa legge?
Mi sembra chiaro che dietro ci sta la potente e ricca lobby gay che vuole capovolgere l ‘ordine della società e i suoi valori tradizionali con principi assurdi e fuorvianti. Questa lobby è così forte al punto da indurre persino il capo del governo, Renzi, ad andare avanti a testa bassa. Tra la lobby gay e quella massonica vi è forte simpatia, e tutti sanno la fiera opposizione della massoneria ai valori cattolici”.
Il ruolo della Chiesa cattolica sin qui?
Dico che tanti vescovi delle singole Diocesi mi hanno e ci hanno invitati a dare conferenze da loro. Significa dunque che non sono indifferenti al problema.
Che cosa accade se passa la Cirinnà?
Se passa questa sciagurata legge si apre di fatto la strada alla teoria del gender, il passo è breve. Non esisterà più un modello certo e stabile di famiglia e persino della identità sessuale. Ecco perchè la manifestazione di Roma è importante, come la partecipazione delle famiglie. Da Roma attendiamo un grande segnale, da mandare al Governo e al parlamento.
Bruno Volpe