Dopo 17 volumi, quasi tutti dedicati alle minacce del maligno, padre Amorth guarda alla sua lunga vita con la saggezza di chi ne ha viste, letteralmente, di tutti i colori. Nell’ultimo libro a sua firma, “Ho incontrato Satana” (Piemme, 223 pagine, 16.50 euro) traccia un bilancio delle sue battaglie grazie alla penna di un sacerdote polacco, don Slawomir Sznurkowski, conosciuto nel 1981 quando padre Amorth dirigeva la rivista “Madre di Dio”.
A pochi mesi dal novantunesimo compleanno, Padre Amorth ha dichiarato «Gesù assicura che le forze degli inferi non prevarranno mai contro la Chiesa. Nella storia abbiamo attraversato periodi peggiori dal punto di vista della gerarchia: pensiamo ai papi che erano monopolio di famiglie nobili e con i soldi compravano la nomina al pontificato». Nelle pagine del suo ultimo libro padre Amorth analizza e distingue i casi di possessione diabolica: maleficio, malocchio, maledizione e superstizione e ricorda che non esistono giochi innocenti (come i tarocchi o la bottiglia che si sposta sulle foto degli spiriti evocati): si tratta sempre di varchi aperti al maligno.
Sui bestemmiatori il celebre esorcista ricorda che, oltre essere blasfemi verso Dio «possono procurare influenze negative in famiglia». Sulle zingare dice: «talvolta possono avere intuizioni, i loro poteri si trasmettono dalla madre alla figlia primogenita. Occorre essere guardinghi». Netta la condanna di Padre Amorth anche per lo yoga.
Matteo Orlando