La Chiesa Ortodossa, in Russia, continua ad impegnarsi per l’adozione di una nuova legge che escluda gli aborti dal sistema di assicurazione medica obbligatoria. «I credenti non possono partecipare finanziariamente alla pratica degli aborti e le leggi dello Stato non dovrebbero finanziare aborti», dice Vladimir Legoyda, capo del Dipartimento di Informazione sinodale. Vsevolod Chaplin, Capo del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società, avverte che «il popolo russo cesserà di esistere con l’attuale livello di aborti, con la distruzione della famiglia, con la pornografia dilagante e le altrettante numerose perversioni che circolano su Internet». Le chiese ortodosse raccolgono firme per introdurre delle sanzioni penali per l’aborto e per arrivare all’obiettivo di escluderlo dalla vita del paese. Migliaia di persone hanno già firmato il documento. Il 19 maggio scorso, alcuni deputati hanno presentato alla Duma (la Camera bassa) un progetto di legge anti-aborto. Naturalmente l’iniziativa ha scatenato polemiche, ma la Chiesa russa, e i politici fedeli alla Ortodossia, non sembrano affatto intimoriti.
Matteo Orlando
Firmerei subito anch’io!