Giulietto Chiesa è un noto giornalista, politico e politologo, ma soprattutto molto autorevole sulle cose russe, un esperto. Con lui La Fede Quotidiana parla del recente storico meeting tra Papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca, Kirill.
Chiesa, che giudizio possiamo dare di questo incontro?
“Certamente lo valuto molto importante e per certi versi storico. Una svolta nel cammino tra le due chiese che però ha qualche risvolto politico da non sottovalutare. Uno dei motivi, lo si legge in filigrana nel testo del documento, risiede in ragioni di ordine pratico”.
Quali?
“I due sicuramente non sono degli sprovveduti e sanno fiutare bene l’aria che tira, si sono resi conto che il mondo è in ebollizione etica e forse in pericolo di guerra e che questo rischio esiste. Allora hanno deciso di vedersi per spingere verso la distensione, dare segnali di pace che passano anche dalla religione”.
Lei è un esperto della vita politica russa, come hanno vissuto questo appuntamento in Russia?
“I russi quale popolo non si sono spellati le mani e non pensano che possano arrivare grandi novità, per lo meno a breve. In ogni caso, meglio questo di nulla. Tuttavia, penso che la Russia potrà avere qualche vantaggio”.
Quale?
“Sin qui, e specialmente negli ultimi tempi, l’ Occidente ha esercitato e continua a farlo, nei riguardi della Russia una vera e propria aggressione senza precedenti. Penso alle assurde sanzioni economiche, che per inciso procurano danni alla economia italiana. E allora questo faccia a faccia potrebbe anche contribuire ad abbassare le tensioni. Ritengo che oggi la Russia è il paese che maggiormente difende i valori cristiani”.
Perchè?
” L’ occidente ha preso poco alla volta una deriva consumista, ha scelto stili di vita antitetici alla sua tradizione e in alcuni casi si vergogna persino della sua fede, e il mio pensiero, pur da non credente, va alla non menzione delle origini giudaico cristiane del continente nella costituzione europea. La Russia, grazie alla Chiesa ortodossa che non ha accusato cedimenti di dottrina, pare al contrario non aver rinunciato ai principi fondanti del cristianesimo, specie a livello di dottrina e prassi”.
Da esperto di cose russe pensa che per questo incontro, almeno dalla parte di Kirill ci sia stato il disco verde di Putin?
“Non ho la sicurezza, ma non lo escludo ed anzi lo reputo possibile, considerati gli eccellenti rapporti che intercorrono tra Putin e la Chiesa ortodossa di Mosca. Di solito Kirill non si mette in moto senza il parere politico di Putin il quale a sua volta è sensibile alle indicazioni del patriarca”.
E Papa Francesco?
“Rispetto al suo predecessore ha compreso molto bene che ultimamente la Chiesa cattolica si era spostata troppo ad Occidente ed ora saggiamente guarda ad Oriente e al Sud del mondo “.
Bruno Volpe