Il consulente per l’Islam di Benedetto XVI, padre Samir Khalil Samir, gesuita, teologo e docente al Pontificio Istituto Orientale, parla chiaro : ” Il buonismo nell’ affrontare i problemi con l’Islam non è una soluzione. Non trovo sensato lasciare entrare tutti senza se e ma nell’ Italia e in Europa”. La Fede Quotidiana lo ha intervistato.
Padre Samir, esiste un rischio di islamizzazione per l’ Europa ed anche per l’ Italia?
” Certamente ed è evidente. Il primo fattore che favorisce questo fatto, è demografico. E penso che possa esserci un piano di tale natura per rendere islamico l’Occidente. Mi pongo una domanda: perchè quei profughi non vengono accolti dagli stessi paesi islamici come l’Arabia Saudita? Perchè sono disumani. Ma ci sta dell’altro”.
Avanti…
” L’ Europa si sta scristianizzando e lo vediamo da tante manifestazioni. Vi è una progressiva caduta del senso cristiano della vita, mentre l’ Islam fa del proselitismo continuo e gli islamici pregano. Inoltre, fatto non secondario, l’ Occidente non genera figli, esiste una caduta verticale della natalità, loro si riproducono con energia e di questo passo saranno sempre di più”.
Ritiene possibile il dialogo con l’Islam?
” E’ possibile ed anche doveroso, ma con cautele. Non possiamo certamente dire che tutto l’ Islam è violento e che tutti gli islamici sono terroristi, ma non possiamo escludere che tra i migranti si mescolino uomini del terrore. Bisogna dire che nel Corano, base dell’Islam, ci sta di tutto”.
In che senso?
” Troviamo, infatti, versetti che incitano alla violenza e all’ odio verso chi non crede. Per gli islamici, chi professa altre religioni, penso ai cristiani, è un imperfetto che deve essere sottomesso con la umiliante pratica del tributo . Potrà professare apparentemente la sua religione, ma a condizione di corrispondere una tassa all’ islamico, insomma una sottomissione “.
Problema immigrazione, possiamo fare entrare tutti?
” Il dovere del cristiano è la solidarietà ed anche l’accoglienza verso ogni essere umano, nessuno escluso. Però il buonsimo nell’ affrontare i problemi migratori e con l’ Islam non sono una soluzione e non ci portano da nessuna parte. Realisticamente, il problema va affrontato con buon senso e responsabilità. Noi non siamo in grado, per motivi di spazio e risorse economiche, di fare entrare tutti e bisogna prenderne atto. Inoltre non comprendo chi dice che dobbiamo fare moschee per loro: non è compito dello Stato “.
I migranti hanno dei doveri?
” Certo, non possono reclamare solo diritti, ma rispettino i costumi, le leggi e le tradizioni dei paesi ospitanti, studiandone la lingua”.
Episodio di Ratisbona, per lei Ratzinger fu profetico?
” Disse cose giuste parlando da ex docente a dei colleghi e direi che davvero fu profetico e non compreso. La politica, specie quella occidentale, per motivi di opportunità, non seppe o volle difenderlo”.
Bruno Volpe