L ‘Istituto degli itinerari Culturali (l’ente europeo che ha il compito di dare attuazione e sviluppare il programma degli itinerari culturali) ha deciso l’ ampliamento della Via Francigena sino a Brindisi. In pratica, questa via che sino ad oggi partiva da Canterbury e arrivava Roma per portare i pellegrini alla tomba dell’Apostolo Pietro, viene allungata da Roma a Brindisi.
Il tratto meridionale, infatti, era percorso dai pellegrini franchi che intendevano portarsi in Terra Santa imbarcandosi dai porti pugliesi. La decisione premia queste regioni: Lazio, Campania, Molise, Basilicata e soprattutto Puglia che ha il tratto più lungo, dal Gargano sino a Brindisi. In sostanza, possiamo dire che la Puglia è la regione maggiormente interessata e, in modo particolare il Gargano ( per via del Santuario di San Michele a Monte Sant’ Angelo) e il Salento. Di questa importante decisione parliamo con il parlamentare europeo PD Silvia Costa, Presidente della Comissione europea cultura, che si è adoperata molto per questo risultato. La abbiamo intervistata.
Onorevole Costa, che cosa rappresenta questa decisione?
” E’ un meritato premio per l’ Associazione Europea delle vie Francigene, per le Regioni, i comuni, per la Società Italiana di Geografia. Inoltre gratifica il lavoro costante delle tante assoiazioni di pellegrini, e di tutti quelli che in qualche modo hanno mantenuto ferma e alta l’ attenzione”.
Tutto risolto?
” Alt. Abbiamo compiuto un bel passo in avanti, ma il lavoro inizia adesso. Anzi ora viene il grosso. Dopo questa storica decisione tocca alle Regioni e agli enti locali dare impulso e muoversi a tutti i livelli di loro competenza. In verità non possiamo lamentarci , e penso soprattutto alla Puglia che nella gestione Vendola ha lavorato bene. Non è pensabile lasciarsi sfuggire questa occasione”.
Perchè parla di occasione?
” La Francigena, come tutti gli itinerari culturali, è un volano non solo culturale, ma anche di ricchezza, la produce e di riflesso assicura benessere alle popolazioni interessate. Basti vedere quello che è accaduto in Spagna col Cammino di Santiagoal quale non ha nulla da individare. Nel tratto settentrionale la Via Francigena ha riscosso ottimi risultati e tanti borghi e paesi attraversati hanno ottenuto maggior visibilità, con l’ effetto di un turismo destagionalizzato e visite anche ai piccoli borghi non presenti nei grandi itinerari. Ritengo che il tratto del Sud non sia inferiore a quello del nord, sia sotto l’ aspetto della bellezza del paesaggio, che culturale, storico e religioso. Pertanto occorre muoversi con sapienza e intelligenza, senso pratico e attenzione. Siamo davanti ad una grande occasione da non perdere”.
Qual è il rapporto della Francigena con il turismo religioso?
” Molto stretto. Del resto, la fede da sempre ha mosso tante persone. Inoltre oggi la possiamo considerare rilevante dal punto di vista del dialogo interreligioso. Mentre in altre parti di Europa fanni muri, noi apriamo vie”.
Ci sono aspetti del Cammino di Santiago che si possono prendere in considerazione?
” Quello che esiste di buono in altre realtà non è mai da scartare. E non bisogna fare delle contrapposizioni. In Spagna sono stati molto bravi e avanzati, penso che alcuni degli ingredienti spagnoli siano molto utili e praticabili”
Bruno Volpe