Polemiche in Spagna sulle sempre maggiori iniziative pubbliche, rivolte ai piccoli e ai grandi, di colorare il “mandala”, simbolo che contiene precisi significati negli insegnamenti buddista e induista. Oltre alle tradizionali figure di persone, animali, cose, ai bambini vengono somministrate anche immagini con i mandala, mentre gli adulti vengono invitati a colorarli per rilassarsi e “alleggerire i pesi della vita quotidiana”.
In Spagna alcuni cattolici hanno evidenziato che si tratta di una “discreta e innocente via di entrata nelle scuole per le spiritualità orientali”, e si chiedono: “Perché proprio il mandala? Perché queste forme e non altre?”. Vicente Jara, esperto del RIES (Rete Iberoamericana per lo Studio delle sette), in un articolo intitolato “Los mandalas y su significado: ¿son inocuos?” ha messo in guardia grandi e piccoli.
Scrive Jara: “I Mandala sono chiaramente figure induiste e buddiste e hanno un significato spirituale collegato a queste tradizioni religiose. Per questo motivo non dovrebbe essere usate al di fuori del loro contesto”. “L’uso – sostiene Jara – è molto rischioso da parte di altri credenti, perchè c’è la possibilità di cadere nel sincretismo o nel relativismo religioso. Non ha senso usarli nel cristianesimo, soprattutto perchè Gesù Cristo ha vinto il senso contenuto in queste figure, che rappresentano la totalità della realtà, un frammento del microcosmo che vuole mostrare l’intero macrocosmo, e indicano anche le reincarnazioni, che non hanno nulla a che vedere con il cristianesimo. Lo stesso vale con lo yoga e altre pratiche di meditazione orientale, tanto di moda nelle culture cristiane”.
Jara denuncia che i Mandala sono entrati nelle scuole per colpa di alcuni notebook utilizzati per far dipingere i bambini e, inoltre, nelle librerie e cartolerie vengono vendute queste figure che i genitori comprano ai loro figli, spesso non conoscendone i significati.
Matteo Orlando