“Renzi ha avuto la fiducia della Camera, ma ha perduto la nostra, ammesso che mai la abbia avuta”. Lo dice con tagliente ironia Giusy D’ Amico, vulcanica e combattiva Presidente di “Non si tocca la Famiglia” dopo l’approvazione della legge Cirinnà.
Presidente D’ Amico, qual è la sua posizione sulla controversa legge?
“ E’ la stessa che avevo manifestato durante il Family Day, non cambia neppure davanti alle apparenti modifiche che non alterano la sostanza. Ci troviamo davanti ad un provvedimento brutto, odioso, figlio di ideologie e non di reale tutela dei diritti individuali. Lo ripeto: noi non siamo stati mai contrari al rispetto dei diritti personali, ma esigiamo la difesa della famiglia naturale. La Cirinnà finirà col distruggerla, porterà a compimento un cammino che già è stato avviato. La famiglia in senso naturale è gravemente ferita e penso che questa legge le ha inferto un colpo mortale o quasi. Ci accorgeremo delle sue devastanti conseguenze a breve”.
Però ci sono stati cattolici che in Parlamento la hanno votata..
“ Infatti il problema, a livello politico è quello. Un tradimento di chi, come Alfano e lo stesso Renzi si dice credente e per motivi di comodo fa esattamente il contrario. L’ Italia ha vissuto l’inciucio di sempre. Si barattano i valori per conservare le poltrone”.
Molti lamentano un possibile atteggiamento autoritario di Renzi…
“Sicuramente. E’ incredibile che una legge che riguarda problemi di coscienza sia stata approvata col voto di fiducia, anzi due. Per noi Renzi ha riscosso la fiducia nel Parlamento, ma ha perduto la nostra, in modo definitivo”.
Lui ha parlato di giorno di festa.
“ Ma quale festa. Non ci sta proprio nulla da festeggiare, perchè l’ Italia ha vissuto una bruttissima pagina per quanto concerne la libertà e la democrazia, essendo stato strozzato il dibattito. Siamo davanti ad una deriva autoritaria da uomo solo al comando e lo vediamo nei media dove Renzi dilaga senza freni e la sua presenza è imbarazzante”.
Ve ne ricorderete al prossimo referendum istituzionale di ottobre?
“ Ce ne ricorderemo sin dalle amministrative. Lo faremo non per vendetta, ma per necessità. Se con due Camere siamo alla emergenza, figurarsi con una sola eletta con una legge pericolosa”.
Che cosa pensa dell’ atteggiamento della Chiesa italiana?
“ Ha pagato cara una certa esagerata cautela e la linea di prudenza. La presa di posizione dei vescovi è arrivata con ritardo”.
Bruno Volpe