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Gigi-De-Palo-642x336“Il bambino è frutto di un legittimo desiderio, ma mai oggetto di diritto o proprietà”. Lo dice con assoluta chiarezza in questa intervista a La Fede Quotidiana Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle Famiglie.

Dottor De Palo, come scontato, la Cirinnà è stata approvata in via definitiva. Qual è la sua posizione?

“ Come ho fatto sin dall’inizio, la valuto in modo negativo e non ho cambiato idea. Ritengo che questa legge sia ingiusta e persino viziata da profili di incostituzionalità quando di fatto equipara alla famiglia  contemplata dall’ art 29, le unioni civili. Tutto questo potrà portare e aprirà le porte,  temo che avverrà  come sta  già accadendo, alla pratica delle adozioni per sentenza. E  allora non sarà neppure necessaria una legge particolare, il tutto con evidente danno per i bambini. Il bambino, lo ricordo, è un dono di Dio, mai oggetto di diritti e non si compra. Il desiderio è  legittimo,  però non possiamo assimilarlo ad  una proprietà. Ma ormai la frittata è fatta e le recriminazioni non hanno più senso, pensiamo al futuro della famiglia e alla sua difesa”.

Appunto,  come?

“Bisogna dire che la politica sin qui non ha brillato molto a protezione della famiglia e non bastano soldi a pioggia come sento dire o mance per   dimenticare il colpo della Cirinnà. Non accettiamo baratti o compravendite, non chiediamo regalie,  non servono”.

Che cosa chiedete?

“ Una politica seria e mirata, che favorisca  la famiglia. Penso ad interventi strutturali e  sistemici, globali  non a bonus occasionali e sporadici, magari prima di appuntamenti elettorali. Insomma, dico alla politica: evitate le elemosine, fate riforme di sistema”.

Serve anche un sostegno fiscale?

“ Sicuramente. Tutto quello che viene concretamente a  difesa della famiglia è ben visto. Chi trascura questa entità dimentica la sua importanza nella società. Se la famiglia cede, tutto il sistema cade e ne risente. Questa cosa elementare la politica dovrebbe recepirla, se  ha senso di responsabilità”.

Eppure è stata fatta la Cirinnà…

“ Ho già espresso la mia riserva e  la contrarietà. La cosa più grave di tutto questo è che abbiamo perduto tanto tempo, energie, ci siamo divisi dimenticando le vere e reali emergenze, come il lavoro, la economia, la  famiglia. In più non ho apprezzato il modo col quale  la Cirinnà è stata approvata, una specie di deriva autoritaria e non in sintonia con la visione  genuinamente democratica”.

Utero in affitto?

“ Una pratica disumana specialmente perché strappa il bambino alla mamma”.

Bruno Volpe

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