Saverio Gaeta, prolifico capo redattore di Famiglia Cristiana, continua a riservare gustose sorprese. Questa volta ha scritto di un veggente, Bruno Cornacchiola, un mangiapreti convertititosi al cristianesimo. Gaeta ha pubblicato per Salani “Il Veggente- Il segreto delle Tre Fontane”, volume nel quale tratteggia la figura del Cornacchiola e parla delle apparizioni delle Tre Fontane di Roma, in particolare quella del 12 aprile 1947. Ma lasciamo parlare Gaeta, intervistato da La Fede Quotidiana.
Gaeta, dal materiale molto voluminoso che lei ha spulciato, che cosa è emerso?
” Trovo singolare come il Cornacchiola, da fiero avversario della fede cattolica, si sia convertito. Pensi che aveva un pugnale sul quale si era fatto incidere la scritta morte al Papa. Poi lo donò a Pio XII. Sul posto dove avrebbe quel giorno dovuto tenere un discorso contro la fede e Maria, gli apparve Maria”.
E Maria che cosa dice alle Tre Fontane?
” Gli chiede perchè la perseguita. I temi sono tanti e cito quelli principali. Maria mette in guardia prima di tutto da false dottrine e dalla caduta della ortodossia cattolica. Invita i credenti a mantenere salda la fede e soprattutto la identità cattolica senza cedimenti alle mode e ad una errata idea di ecumenismo a buon mercato. Un messaggio politicamente o cattolicamente scorretto “.
Andiamo avanti…
” Maria avverte, inoltre, di un pericolo che arriva dall’ Est e porta distruzione per le cose sante persino da noi qui a Roma. Credo che sia abbastanza trasparente, poi fate voi, il riferimento all’ Isis. Altri aspetti di queste belle e interessanti apparizioni sono l’ invito a mettere sempre al centro l’ eucarestia e l’ amore verso il Papa”.
Queste apparizioni ci devono incutere paura?
” Assolutamente no. Maria non vuole spaventarci, ma con cura di Madre, apre gli occhi e invita ad essere vigili, senza drammatizzare, lancia un invito a non abbassare la guardia. Non ci sta fatalismo, tanto meno voglia di creare turbamento”.
Possiamo dire che il messaggio è di attualità?
” Questo certamente sì. Inoltre mi piace spendere due parole su Bruno Cornacchiola. Un fiero, robusto anticlericale diventato poi zelante predicatore: i misteri della fede e di Maria”.
Bruno Volpe