La cattedrale di Nizza sarà aperta ininterrottamente, con preti e laici a disposizione dei visitatori per l’accoglienza e l’ascolto, momenti di preghiera e un quaderno bianco messo a disposizione per esprimere domande o “grida di dolore”.
E’ probabile che nel fine settimana sarà organizzata una celebrazione interreligiosa. Sono le iniziative della diocesi di Nizza in risposta all’attentato terroristico di ieri notte, con un Tir che ha ucciso 84 persone. “Siamo testimoni di scene di guerre insopportabili – dice il vescovo monsignor André Marceau al quotidiano francese ‘La Croix’ -. La disumanità è sotto i nostri occhi”.
Ieri sera monsignor Marceau era appena rientrato a casa dopo aver lasciato i festeggiamenti in corso alla Promenade des anglais. Appena appresa la notizia della carneficina ha trascorso la notte in bianco per tenersi al corrente degli avvenimenti: “Stamattina le strade di Nizza sono calme, ma è la calma della morte, che fa regnare un clima molto pesante”.
Il ruolo della Chiesa in questo momento tragico, precisa, “è dire parole di consolazione, compassione, essere vicini a coloro che soffrono e a chi ha perduto amici o familiari”. “Ma dobbiamo anche stare attenti – avverte -, a non lasciarci sopraffare dall’odio, dalla violenza, dalle discriminazioni o dal ripiegamento su di sé. Bisogna evitarlo ad ogni costo. Stiamo attenti per impedire al nostro dolore ciò che è all’origine di questi fatti”. (SIR)
Secondo me dovrebbero dire le messe