” Di questo passo saranno gli italiani a doversi integrare. Anche nella Chiesa ci sta troppo buonismo, bisogna svegliarsi”. Lo dice Don Marco Simone, parroco al Libertà di Bari, il quartiere del capoluogo pugliese col maggior numero di migranti. Bari e la Puglia, secondo le cronache sono diventati crocevia e rifugio di veri o presunti terroristi.
Don Marco nello scorso agosto, dal porto di Bari è transitato un presunto responsabile dell’ attentato di Parigi, ora si apprende che a Gravina avrebbe alloggiato un altro soggetto ritenuto fiancheggiatore della strage di Nizza, che cosa sta succedendo?
” Il problema non è la Puglia, ma tutto il Paese e l’Europa. Penso che dobbiamo svegliarci e darci velocemente una mossa. Rendiamoci conto che abbiamo fatto entrare troppa gente e che ancora ne entra e questo genera problemi. Di questo passo, saremo noi italiani a doverci integrare. Lo vedo nella mia realtà nella quale poco alla volta gli immigrati crescono ogni giorno e la sera spesso si ha paura a rincasare”.
Il Papa chiede accoglienza verso tutti…
” Senta, senza voler polemizzare, penso che sia arrivato il momento di dire basta al buonismo che non è sempre condivisibile. I gesti di lavare i piedi ai musulmani o di portare in Italia da Lesbos islamici hanno creato confusione. Per fortuna oggi anche qualche teologo si è svegliato e parla. Gran parte del mondo islamico si sta rivoltando contro di noi e non è sbagliato dire che è in atto una offensiva contro i principi occidentali. I loro valori sono incompatibili con i nostri”.
E’ da cristiani dare accoglienza…
“Certamente. La carità non ha confini ed è aperta a tutti, senza distinzioni di razza, censo, etnia. Però ricordo che la carità parte dai vicini per arrivare ai lontani e nel farla abbiamo il dovere di pensare prima a chi è accanto a noi. Io ospito nella parrocchia alcuni detenuti baresi in licenza premio o di tanto in tanto qualche italiano sfrattato. Ho provato con i migranti e gli africani e devo dire che i risultati sono stati negativi: coperte rubate, di notte un via vai di gente strana, donne comprese, qualcuno che ha orinato sulle scale o dietro l’ angolo della Chiesa. Ogni giorno sulle scale della parrocchia ci sono extracomunitari che chiedono l’ elemosina in denaro, ma se gli dai da mangiare lo rifiutano”.
Magari il cibo non va bene…
” Alcuni sono ossessionati dalla tradizione, però mi domando: chi ha davvero fame, mangia e non mi pare, visto che arrivano come si racconta per disperazione, che nei loro paesi hanno molto di meglio. Lo ripeto: dobbiamo cambiare passo e la politica svolgere il suo ruolo”.
Dalle indagini emerge che a Gravina avessero una fitta rete di comunicazioni. Esiste il problema dei centri culturali o dei net cafè?
” Sono luoghi da sorvegliare e vigilare con la massima attenzione. La mia idea è che vadano aiutati a casa loro, il buonismo è dannoso”.
Bruno Volpe
Per quanto può valere, augurandomi che altri fedeli abbiano coraggio, tempo e voglia di postare osservazioni non allineate alla maggioranza istituzionale:
Condivido quanto rilasciato dal Sacerdote nell’intervista: Don Marco Simone: “I valori islamici sono incompatibili con i nostri”.
Non condivido quanto abitualmente dichiarato dal suo e nostro “capo” spirituale e gerarchico nel caso di Don Marco @Pontifex_it, Mons. Galantino ed altri prelati a parte il mio omonimo Mons. Luigi.
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.
Thanks for the telling the truth, God bless U.
Hope Europe will be saved, we need help..
Sembra che soltanto questo Papa dica che l’Islam non è corretto considerarlo violento.
Che dirà il Papa a questo parroco che dice una verità sacrosanta? Lo dico come cattolico osservante e impegnato nella chiesa. Ma è importante sapere che il Magistero, ma come dice in molti dei suoi testi teologici Benedetto XVI, non possiamo sconcertare gli umili e i poveri con discorsi “teologici” che teologici non sono, se non di natura politica.
Non siamo più nel periodo, grazie a Dios di Bonifacio VIII della teoria delle due spade Quella del potere politico e quella del potere spirituale. Potere quest’ultimo che non si chiama cosí, sempre quanto ci dice nel Vangeli il Cristo, ma si chiama “SERVIRE”!!!!
E’ sufficiente leggere la sura 8 per rendersi conto dell’impossibilità di considerare l’islam una religione, tanto meno una religione di pace. Rendiamoci anche conto di quanto accadde in Egitto, laddove viveva una maggioranza cristiana sotto il dominio di Roma, fino all’invasione musulmana, allorché la lingua egiziana venne sostituita dell’arabo, i cristiani, e non solo, vennero e vengono perseguitati in quanto miscredenti. D’altro canto, la lenta, continua migrazione è indice di una strategia: piano, piano, invadono. Già a Roma si parla di zone conquistate dai musulmani. Bisogna diffidare di tutto ciò che riguarda l’islam.